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"Ha un nomignolo insolente, ma Piazza Garibaldi è la sintesi delle tradizioni spezzine" (foto e video) In evidenza

Stamattina le celebrazioni per il 2 giugno. Il prefetto Garufi: "La scelta di questa location è simbolica".

Quest'anno le celebrazioni per la Festa della Repubblica si sono svolte in Piazza Garibaldi. Ad accogliere il corteo con le autorità, partito da Piazza Verdi, sono stati i Vigili del Fuoco, che hanno srotolato la bandiera italiana proprio sopra la fontana della piazza.

"Le sfide al centro del dibattito politico, anche durante la campagna elettorale, sul rilancio del sistema paese, potranno essere affrontate solo se riaffermiamo con forza i valori fondanti della Repubblica", ha detto nel sul discorso il prefetto della Spezia Antonio Garufi.

Garufi non ha tralasciato nemmeno la proverbiale ironia degli spezzini, che negli anni ha colpito anche Piazza Garibaldi e la sua fontana: "Vedo un certo simbolismo in questa location, anche se mi dicono che gli spezzini le hanno affidato un nomignolo insolente. Questa centralissima piazza costituisce l'ideale sintesi di tutte le tradizioni che gli spezzini si sentono cucite addosso. Ed è anche un invito ad affrontare la realtà sociale sempre più multiculturale del nostro paese".

Durante la cerimonia sono state consegnate le Onoreficenze dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" a Manlio Castellini, Francesco Falli, Claudio Natale, Roberto Marrani, Armando Bellegoni, Maruska Caleo, Leonardo D'Imporzano, Cesare Bertolini, Mario Flocco, Stefano Rossi, Gianluca Fazzolari, Giovanni Lampugnale, Giovanni Brusini, Andrea Vitali, Carmela Pompea Benvenuto, Alessandro Falcone, Domenico Ottomana, Luigi Renzo, Biagio Pappalardo, Massimo Romeni, Paolo Chang, Pietro Mortola, Giorgio Poggi.

In più sono state consegnate alle famiglie anche tre Medaglie d'Onore concesse dal Presidente della Repubblica a cittadini deportati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale: Rino Chella, nato a Valeriano nel 1927, internato nei campi di Bolzano e Mauthausen dal 27 ottobre 1944 al 13 maggio 1945; Rosolino Giuseppe Masseroni, nato a Pescarolo ed Uniti nel 1895, internato nei campi di Fossoli e di Mathausen dall’1 marzo 1944 al 16 gennaio 1945; Eros Rezzaghi, nato a La Spezia nel 1923, internato in Germania dall’8 settembre 1943 all’1 aprile 1945.

 

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