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Sarzana avrà le sue nuove, attese ed innovative scuole In evidenza

di Luca Manfredini- C’erano una volta due datate scuole a rischio sismico, trasformate ora in breve in un “polo di eccellenza”, orgoglio per la città, per la Regione ed esempio per il Paese.

Un progetto di “sostituzione” completo delle Poggi-Carducci attuali, due strutture afflitte da acciacchi e problematiche ora avviate non ad un semplice restyling ma ad un totale rifacimento che soddisferà tutte le moderne esigenze del nuovo modello di Edilizia Scolastica: innovative, sicure ed ecosostenibili.

Presentato il progetto del nuovo plesso scolastico che, entro tre anni vedrà, il suo completamento, non uno studio ma un vero progetto di fattibilità tecnico economica con cui l’Amministrazione sarzanese entra nel bando gara di contributo finanziario (ai sensi della L. 128/13) sull’edilizia scolastica triennale 2018/2020.

L’avvio del cantiere è previsto nella prossima estate ed i lavori di completamento del nuovo polo scolastico entro due anni dal suo inizio.

La ghiotta novità è stata presentata questa mattina nella Sala Consiliare di Palazzo Roderio, presenti: il Sindaco Cristina Ponzanelli – il Presidente Regione Liguria, Giovanni Toti – l’Assessore alle Infrastruttre Regione Liguria, Giacomo Giampedrone – l’Arch. Teodora Buzzanca IRE – l’Ing. Giampaolo Pilloni e l’Arch. Fabio Cova , Progettisti Società GP PROJECT di Milano – l’Assessore Comune di Sarzana Barbara Campi e l’Ing. Andrea Donati RUP Comune di Sarzana.

Un progetto completo ed innovativo per una scuola nuova, moderna e sicura, pensata per le giovani e future generazioni proseguendo così, in coerenza con quanto annunciato, il percorso dell’Amministrazione regionale e comunale avviato per dotare Sarzana di una nuova scuola: “E’ l’ultimo, in ordine di tempo, dei passi compiuti in tempo ristrettissimi da questa Amministrazione in pieno accordo con la Regione, nell’ambito del complesso e ambizioso percorso che riguarda le scuole ed il rilancio della città tutta – dichiara un’orgogliosa Cristina Ponzanelli – grazie all’instancabile lavoro dei nostri uffici siamo riusciti a partecipare al Bando dell’Edilizia Scolastica in cui scaleremo la classifica per prendere il massimo finanziamento possibile (entro fine estate si saprà la cifra esatta), con questo superiore progetto che risponde a tutte le caratteristiche ed aspettative richieste – aggiunge – la scelta fatta non è stata semplice, una volta insediati potevamo rimanere semplicemente immobili oppure provare a cambiare davvero: e con coraggio abbiamo intrapreso la seconda strada – conclude – procediamo su questo percorso con determinazione e coerenza, sicuri che se non si ha il coraggio di sognare e pensare in grande non si possono realizzare i progetti capaci di cambiare il volto ed il futuro della nostra città”.

Era il 13 agosto 2018 quando, Immediatamente dopo il sopralluogo congiunto Regione e Comune alle scuole Poggi Carducci, le due Amministrazioni, a fronte di un indice di vulnerabilità che fotografava un edificio a rischio, scelsero di costruire insieme un percorso per risolvere alla radice il problema annoso dell'edilizia scolastica sarzanese.
Il sindaco decise di chiudere uno dei due plessi scolastici e, anche a seguito di questa scelta, la regione Liguria decise di fare di Sarzana un caso pilota per l'edilizia scolastica regionale incaricando IRE di redigere uno studio ad hoc.

Nei ristretti tempi previsti è stato consegnato lo studio di fattibilità che, su richiesta del sindaco, si è sviluppato in un vero e proprio progetto di fattibilità Tecnico Economico.

Il progetto, commissionato dalla Regione ad IRE ed elaborato in collaborazione con la società GP Project di Milano, segue quello studio elaborato a fine dicembre come “caso pilota” regionale scelto dalla Giunta per l’elaborazione del progetto pilota di adeguamento alla normativa anti-sismica degli edifici scolastici di Sarzana. La volontà del Sindaco di chiudere la Poggi, effettuare una disanima completa dell’edilizia scolastica e lavorare con la Regione ha fatto si che la città diventasse un caso campione in Liguria per la definizione di questo studio innovativo e l’attività di IRE Spa, su indicazione della Regione, è proseguita in intesa con il Comune per arrivare a questo ambito risultato.

Ha spiegato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: "Si tratta di un progetto molto importante e un buon esempio per l'intera Italia. Siamo partiti con due scuole a rischio sismico dove i nostri ragazzi non potevano godere di totale sicurezza. Oggi abbiamo un progetto che non solo mettere in sicurezza le due scuole, ma le trasforma in un polo di eccellenza per la città con un “Civic Center” che riunirà alle attività didattiche, ma anche e attività ludiche, i servizi di cui la città ha bisogno di avere come ad esempio il “COC di Protezione Civile”, il centro operativo che fa parte degli strumenti di sicurezza. Si tratta di un progetto moderno, innovativo e a risparmio energetico – ha concluso – un progetto simbolo di cui siamo orgogliosi, noi come Regione ci siamo stati e ci saremo per proseguire e dare a chi progetta tutto quello che serve. Un esempio anche di un rapporto fiduciario tra cittadini, politica ed imprese, perché tenere fermi i cantieri è sempre un delitto. In bocca al lupo e... bravo Sindaco come sempre”.

Il progetto approvato dalla Giunta con delibera n. 149 prevede un costo totale di quadro economico pari a 13milioni e 100mila euro ed è suddiviso in due lotti di intervento (della durata di circa un anno ognuno): il primo riguardante la scuola secondaria di primo grado Poggi con 8 sezioni, oltre a palestra, per un importo pari a 9 milioni 260.000 euro, e il secondo riguardante la scuola primaria Capoluogo Carducci con 3 sezioni per un importo pari a 3 milioni 480.000 euro.(Il costo del progetto così ripartito: 36% Comune, 19% Conto Energia, 45% Regione)

La nuova scuola sarà articolata in un blocco centrale a cui saranno collegati: a nord la scuola primaria ed a sud quella secondaria, tre le entrate previste di cui la principale su via San Bartolomeo.

Nel blocco centrale al piano terra troveranno spazio, con accesso da un grande atrio, la palestra, la mensa con locali di servizio e un piccolo bar, mentre al piano superiore la biblioteca e gli uffici. Nella sala adiacente invece una grande Aula Magna ed un grande terrazzo polifunzionale.

Il progetto intero prevede spazi per oltre 5mila metri quadri al piano terra e 3200 al primo piano, oltre ad un piano interrato di quasi 1000 metri. Il totale raggiunge quota 9200 metri quadri, di cui 3200 dedicati al “civic center”, 1700 alla scuola primaria, oltre 3300 alla secondaria di primo grado e e quasi 1000 agli spazi per depositi e archivi.

La scuola primaria ospiterà un totale di 375 alunni divisi in 15 classi e 3 sezioni.

La secondaria 600 studenti divisi in 24 classi e 8 sezioni, per un totale di 975 studenti.

Gli spazi didattici prevedono: a nord le due ali della scuola primaria con al piano terra 15 aule didattiche da circa 50 metri quadri ognuna, 4 aule interciclo di circa 80 metri e 2 uffici dirigenziali.

A sud le due ali saranno dedicate alla scuola secondaria di primo grado, 6 aule didattiche da circa 50 metri quadri, 7 aule per attività speciali (laboratori) di varie dimensione, un’aula per attività musicali da circa 100 metri quadri, due aule per attività parascolastiche da 50 metri, due uffici dirigenziali. Al primo piano invece 18 aule didattiche da 50 metri l’una e un’aula per attività speciali (laboratori) da circa 280 metri quadri.

Hanno aggiunto il Sindaco e l’Assessore: “Il progetto porterà a Sarzana una struttura antisismica e improntata al risparmio energetico “quasi pari a zero”, con strutture portanti prefabbricate in legno e coibentazioni ottenute da derivati naturali degli scarti della produzione agricola. Oltre a questo è stato studiato per rispondere al meglio alle esigenze della didattica, rispettando in pieno gli indirizzi dettati dalle Linee Guida MIUR 2013 – concludono – si tratta in tutto e per tutto di un polo di aggregazione culturale che verrà vissuto e sfruttato dall’intera città e riqualificherà e rigenererà tutto il quartiere. Non solo una nuova scuola, ma una visione diversa e migliore del futuro, per una città capace di pensare in grande”.

Dalle macerie sorgerà un edificio non solo più bello ma migliorato in ogni sua parte nel pieno rispetto dei concetti di bioarchitettura moderna, edilizia scolastica sostenibile e flessibilità degli ambienti.

Pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, pannelli fotovoltaici per la corrente elettrica, due vasche di recupero acque piovane per l’irrigazione spazi verdi e per l’alimentazione delle cassette dei WC.

Prestazioni energetiche quindi, che contribuiranno nettamente al risparmio del Comune, sicurezza sismica e benessere degli utenti.

Spazi coperti ed esterni per ospitare eventi, un grande anfiteatro esterno dalla scuola secondaria ed uno spazio cortilizio dalla primaria che rappresenterà un gigantesco ed unico in Italia “gioco dell’oca”, oltre ad un “orto sinergico” ed una “food forest”, per fare diventare la natura parte attiva e percorso didattico nell’iter educativo scolastico degli studenti.

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