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Nella scuola di Rebocco la commemorazione del partigiano Nello Olivieri In evidenza

La commozione di una studentessa, nipote di un altro partigiano.

Nei giorni scorsi ho avuto l’opportunità di partecipare, insieme alla classe 3°C del Liceo Costa, alla celebrazione che si è tenuta in memoria del Partigiano Nello Olivieri nella Scuola primaria che la Città della Spezia ha voluto intitolargli, la “Nello Olivieri” di Rebocco.
Siamo stati guidati dal nostro Professore Paolo Galantini, che, in veste di Co-Presidente del Comitato Provinciale Unitario della Spezia, ha avuto il compito di tracciarne il ricordo.
E’ stato per me un piacere e un onore vedere esposto nell’atrio della scuola un ritratto a grandezza naturale di un altro partigiano, cugino di Nello Olivieri: il Comandante Nello Quartieri, mio prozio, che tanto si era impegnato, lungo tutta la sua vita, nel trasmettere alle giovani generazioni la Memoria della Resistenza.

La cerimonia, cui erano presenti tutte le classi della scuola e molti genitori degli alunni, è iniziata con l’intervento della Preside Sandra Fabiani ed è proseguita con quello di Doriana Ferrato, presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti della Spezia, che ha voluto ricordare in particolare due giovanissimi spezzini deportati: Adriana Revere e Franco Cetrelli, periti entrambi rispettivamente a 9 e a 14 anni, la prima ad Auschwitz e il secondo a Mauthausen.
Ha preso quindi la parola il Professor Paolo Galantini, che ha voluto innanzitutto sottolineare l’importanza di coltivare la memoria storica sin dalla più tenera età, affinché i più giovani siano formati nei valori di cui figure come Nello Olivieri e Nello Quartieri sono splendido esempio. Per questo motivo il Professore si è complimentato con le Maestre e la Preside per la presenza attenta e partecipe degli allievi della Scuola.

Commemorando la straordinaria figura di Nello Olivieri, Ufficiale dell’Esercito e poi partigiano per nobile scelta, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria, il Professore ne ha ripercorso i passaggi fondamentali della vita, ricordando come dopo l’8 settembre 1943 si trovò a dover prendere una decisione cruciale: unirsi ai fascisti o combattere per la libertà e la democrazia.
Nello Olivieri non ebbe esitazioni: entrò nelle file della Resistenza e dopo aver dato prova più volte delle sue doti cadde in combattimento a Borgosesia in Piemonte il 27 agosto 1944.
Il Professore ha voluto quindi congiungere a questo ricordo quello di Nello Quartieri, suo cugino e mio prozio. Egli, tornato dal fronte dopo l’8 settembre 1943, si sentì chiamato ad agire in prima persona e prese la stessa decisione del cugino: raggiunse le formazioni partigiane sui monti e si unì a loro. In seguito, distinguendosi per i suoi meriti, divenne Comandante del Battaglione Matteotti-Picelli. Nonostante gli indubbi meriti acquisiti sul campo rimase umile e modesto fino al giorno della sua morte, avvenuta il 14 ottobre 2014.

Per ricordare i drammatici momenti che quei giovani affrontarono negli anni della loro giovinezza il mio Professore ha voluto farmi leggere alcuni passi del libro “E il cuore cantava” con cui Luciana Quartieri, mia nonna, li descrive.
“Mio cugino (Nello Olivieri) stanco di vivere in quell’atmosfera sospettosa, cupa, pesante di prepotenze tedesche e fasciste, partì per il Piemonte, dove si sapeva che operavano formazioni partigiane efficienti ed organizzate. Raggiunse così la Val Sesia dove combattè con grande altruismo e rispetto per gli uomini a lui affidati, per la popolazione, per i sentimenti di libertà e di autodeterminazione di chi si opponeva all’invasione germanica.
Dalla Val Sesia sono tornate alla Spezia soltanto le sue spoglie, ma la sua vitalità e le sue speranza (...) le sento alitare intorno a me, sento la presenza amica della loro giovinezza che guardava con fede, con ottimismo, con allegria il futuro.
Quei sentimenti, che condividevo con loro, sono stati a poco a poco rosi dagli anni e dalle esperienze (...) ma loro, quei morti giovani, mantengono intatta l’idea per cui hanno dato i loro anni e mi aiutano a non perdere la fiducia nella ragione dell’uomo.”

Infine la Cerimonia si è conclusa nel cortile esterno della scuola con l’esposizione di un mazzo di fiori innanzi alle lastre dedicate a Quartieri e a Olivieri.
Nello Olivieri è ricordato come:
“Soldato fedele e coraggioso, patriota popolare antifascista, entusiaste nelle idee e nella lotta, primo nelle cruenti battaglie per la liberazione della Valsesia” e riportano la poesia “Valsesia non piangere” che era incisa, sotto forma di epigrafe murata, nella casa di Mocrone dei Quartieri.
Sulla lastra di Nello Quartieri, collocata il 29 ottobre 2015, si possono leggere queste bellissime parole:
“Educato nel rigore morale dell’umile gente della natia Lunigiana ai valori eterni che abbracciano gli uomini, rendendoli fratelli, sempre ispirò la lunga e operosa vita, testimoniando con l’esempio e la parola che non vi è giustizia senza rispetto né libertà senza coraggio”.
Penso che questa commemorazione sia stata un’esperienza significativa per tutti i presenti; per me lo è stata in modo particolare per i motivi che ho descritto.
La libertà di cui oggi godiamo ci è stata data attraverso lotte e Sacrifici; viverla con questa consapevolezza è perciò nostro dovere. Vedere così tante persone riunite in una Scuola per farne Memoria è stato davvero bello, così come approfondire un insieme di ricordi che, commuovendomi, mi hanno rimandata alla storia stessa della famiglia da cui provengo

Lisa De Lucchini

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