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Giornata del Mare, il velista Rossato: “Il Mediterraneo è in condizioni pietose” (foto) In evidenza

di Francesco Truscia – Il velista che ha compiuto il giro d’Italia in solitaria lancia l’allarme.

Al via questa mattina la Giornata del Mare 2019 alla Spezia presso la stazione crocieristica, la manifestazione nata dalle novità introdotte dal Codice della Nautica da Diporto dal decreto legislativo 3 novembre 2017, organizzata dalla Capitaneria di porto, Lega Navale Italiana e Ufficio scolastico provinciale.

Lungo la Passeggiata Morin sono stati allestiti ben 16 laboratori con le eccellenze della Marina Militare quali i Palombari del Comsubin e gli operatori specialisti del CSSN a disposizione dei visitatori, soprattutto studenti.

Un modo per riavvicinare le giovani generazioni al mare visto come risorsa economica ma anche come bene da tutelare.

Dopo i saluti degli organizzatori con il comandante della Capitaneria di Porto Massimo Seno, il dirigente dell’Ufficio scolastico ambito territoriale della Spezia Roberto Peccenini e il vice presidente della Lega Navale Franco Cozzani, presso la stazione crocieristica si sono tenuti alcuni incontri tra cui quello con il velista disabile Marco Rossato, il primo velista paraplegico a circumnavigare l’Italia assieme al suo fido cagnolino Muttley.

Marco è anche cofondatore e vice Presidente dei Timonieri Sbandati (associazione il cui obiettivo principe è quello di rendere accessibile a tutti la vela e il mare).

“Il tema ambientale è molto importante e sto cercando di portarlo nelle scuole da molti mesi, visitando anche ospedali pediatrici e oncologici – ha dichiarato il velista Marco Rossato – Il Mediterraneo è in condizioni pietose, basti pensare che non ho mai fatto 2 miglia lungo il percorso italiano senza mai trovare un pezzo di plastica galleggiare, e ciò che galleggia è solo il 15-20% di ciò che si è depositato nei fondali. Il problema è come utilizziamo la plastica e come la ricicliamo”.

L’idea del giro d’Italia nasce da un sogno del cassetto di Marco del lontano 1998 quando ebbe la fortuna di fare il suo “battesimo” in mare nell’Atlantico a largo delle coste cubane, da allora ha sempre custodito il suo sogno, ovvero fare una traversata atlantica in solitaria.

Marco Rossato, classe 1974, velista dal 1998 e istruttore di vela dal 2005, conta nel suo “bagaglio” ben 22800 miglia percorse: “Il mare è tanto bello ma anche tanto pericoloso, bisogna averne profondo rispetto a 360°. In Italia c’è una legge che ci limita ad uscire in barca da soli, facciamo gli stessi esami di un normodotato ma ci viene prescritto il limite di avere un normodotato a bordo obbligatoriamente. E’ una mia battaglia personale che porto avanti da 20 anni, spero che con l’esempio e con la dimostrazione di quello che ho fatto che possa cambiare qualcosa”.

Il velista Marco Rossato in realtà non si definisce un uomo di mare, piuttosto un montanaro: “Ho trovato tantissima affinità tra il bosco e il mare aperto. Vorrei regalare agli altri le emozioni che la vela ha regalato a me”.


In allegato il comunicato della Capitaneria di Porto della Spezia.

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