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Il futuro di Marinella inizia oggi (con una piccola speranza sulla piscina comunale) In evidenza

Di Luca Manfredini – 396.000 euro dalla Regione per abolire il disdicevole vincolo "zona rossa" che grava sulla frazione, freno automatico per lo sviluppo, con una "speranza" aggiunta e ormai inaspettata anche per la piscina di S. Caterina.

"Euforia e soddisfazione" sono i termini giusti per definire la conferenza stampa tenutasi questa mattina alla presenza dell'Assessore regionale, Giacomo Giampedrone.

Insieme al Sindaco e il regionale era presente l'Assessore Barbara Campi (sicura, professionale e apparentemente indenne dei recenti scontri con il suo gruppo) e l'ingegnere comunale, Andrea Donati.

In ballo la mitigazione del rischio idraulico ed il conseguente avvio dello sviluppo tanto necessario a Marinella ed ai suoi abitanti, che pagano da sempre lo scotto troppo alto delle svariate problematiche cui sono sottoposti: rischio idraulico, dimenticanze, burocrazie e interessi altrui (vedi Fattoria).

Regione Liguria finanzierà interamente la realizzazione del tratto di argine del Parmignola ricompreso tra il confine di Luni ed il muro crollato, per una spesa a suo carico di 396mila euro.

"La Regione ha risposto "presente!" al nostro appello – ha spiegato il Sindaco Ponzanelli – e questo intervento è l'atteso e definitivo passo per il rilancio della nostra terra. Da mesi stiamo lavorando a stretto contatto con la Regione e su questo ulteriore lotto di lavori (che interessa naturalmente anche il Comune di Luni), costruiremo il futuro della nostra città risolvendo ciò che non è stato risolto negli anni precedenti".

Una nuova e abbondante arginatura, quindi, che andrà a chiudere la ferita principale causa della tristemente nota alluvione del 2014, un cordolo definitivo di circa 90 metri (infisso per 8 metri di ancoraggio) di "ingegneria idraulica che proteggerà il nostro territorio nel futuro – ha spiegato l'Assessore Barbara Campi – Marinella aveva bisogno di questo, di lasciarsi alle spalle il passato e potersi disegnare come la Marinella del futuro".

Quest'anno sarà ultimato il progetto esecutivo, già in corso (questa mattina sono stati mostrati gli studi) e nel 2020 prenderà il via il cantiere che, nei primi mesi del 2021, toglierà alla zona il marchio di infamia (zona rossa).

Questa nuova opera va ad integrarsi con i due interventi, in questo caso cofinanziati da Regione Liguria e altrettanto importanti sul rischio idrogeologico dell'area: l'intervento alla foce del Parmignola del 2018, con la costruzione della paratia protettiva dal costo di circa 500.000 euro (390mila dalla Regione) e quello aggiudicato nei giorni scorsi che prevede la ricostruzione dell'argine crollato.

"Continuiamo a valorizzare ed investire sul nostro litorale – ha aggiunto Ponzanelli – prima con il PUD, poi riprendendo in mano il "piano spiagge", ritirando il ricorso al Tar della precedente Amministrazione e ridisegnandolo insieme ai tecnici e professionisti consultati, piano spiagge che andremo in breve a presentare in consiglio comunale.

Stiamo lavorando poi sull'ex Colonia Olivetti e sui suoi vincoli troppo stringenti, mentre con Regione ed Anas abbiamo avviato il primo intervento su via Litoranea, primo di altri necessari interventi che seguiranno. Senza dimenticare la mia opposizione sul TPL (Trasporto Pubblico Locale) all'ipotesi di soppressione della linea Marinella/Spezia, mi sono battuta e la Provincia è ritornata sui suoi passi – ha concluso il Sindaco – tanti piccoli ma basilari tasselli per assicurare alla frazione ciò che merita e creare fondamenta necessaria per ridisegnarne lo sviluppo".

Soddisfatto l'Assessore Campi che ha illustrato disegni e soluzioni tecniche e ringraziato Giampedrone e la Regione: "Sentiamo forte il vostro supporto, che stiamo affiancando con il lavoro dei nostri tecnici. L'obbiettivo comune è restituire sicurezza e futuro alla nostra città, ai suoi abitanti e a Marinella. Sono orgogliosa di questa sinergia, questa attenta programmazione e, soprattutto, la puntuale realizzazione di opere. Il vincolo idrogeologico è un freno immane su sviluppo e investimenti e ci ha impedito anche di sviluppare l'efficientamento energetico della scuola di Marinella, dirottando su altri plessi scolastici risorse disponibili".

L'Assessore regionale ha ripercorso tutto il lungo impegno su Marinella iniziato sin dalla precedente Amministrazione, sia quella sarzanese che quella del Comune di Luni, aggiungendo poi: "Quando si parla di difesa del suolo si parla della sicurezza dei cittadini ma, quando questo avviene a Marinella, allora si deve parlare anche del necessario sviluppo del luogo. Anche sul futuro dell'ex Colonia Olivetti incideranno in maniera importante i lavori sul Parmignola, rendendola più sicura e appetibile per gli imprenditori che ora non osano investire, del resto i vincoli di rischio idraulico sono sempre sovraordinati agli sviluppi urbanistici".

“Marinella e non solo” nella conferenza stampa di questa mattina, visto che si è parlato anche, seppur in maniera ancora ampia, di un’altra problematica sarzanese: la famosa piscina comunale incompiuta di Santa Caterina ed il rischio di dovere restituire al mittente il finanziamento disponibile di 1 milione e mezzo.

Questo perché il costo complessivo della stessa ammonta a circa 500mila euro oltre il finanziamento stesso, cifra da individuare in gara con un costruttore entro la fine del 2019 e cifra attualmente non in possesso del Comune.

Cifra peraltro rigettata dalla precedente Amministrazione, come si evince dal documento firmato Cavarra inviato alla Regione nel 2015: “Sul progetto di realizzazione di Piscina Comunale in loc.tà Santa Caterina (Cofinanziamento Fondi FESR) si comunica che l’affidamento dei lavori di completamento della struttura in oggetto, nonostante i vari tentativi esperiti di gara e trattative con soggetti interessati, non ha avuto esiti positivi. Pertanto siamo costretti, ns malgrado, a rinunciare attualmente alla quota di cofinanziamento di euro 488mila a valersi sui fondi Fesr, consentendo a Codesto Ente il riutilizzo di dette risorse. Trattandosi di opera di interesse pubblico, pervenuta alla realizzazione parziale, si ribadisce l'interesse al suo completamento attraverso un progetto aggiornato che sarà inoltrato alla Regione per l'inserimento nei futuri canali di finanziamento per opere analoghe".

Il Sindaco però si gioca il tutto per tutto e prova in diretta stampa ad impietosire l'Assessore: "Approfitto della presenza odierna dell'Assessore Giampedrone per chiedere un supporto ulteriore alla Regione per evitare alla città questo disastro – ha dichiarato Ponzanelli – Una richiesta la mia particolarmente accorata e anche imbarazzata, perché conscia anche che la Regione aveva già in passato finanziato con 500mila euro l'ultimazione dei lavori della piscina, finanziamento che, incomprensibilmente, la precedente Amministrazione ha rifiutato e restituito alla Regione".

Ride Giampedrone e scherza con un accostamento ludico: "Avete presente Pac-Man? Quando uno mangia le palline e vengono fuori più fantasmini ancora? Qui ogni giorno ne scopriamo una nuova, speriamo che prima o poi finiscano i fantasmini disseminati dal vecchio potere – poi prosegue serio – Stiamo intraprendendo, insieme con i Comuni tutti, un'impostazione di cambio di passo in cui la Regione, per parte di competenza, fa quello che deve fare con le Amministrazioni allineate mentalmente (e non necessariamente politicamente) sui comuni obbiettivi da raggiungere. L'attenzione della Regione è attiva e pronta su tutte le problematiche che assicurino sicurezza e servizi ai cittadini"

Poi insiste e torna sull'argomento: "Quei fondi Fas rigettati dall'Amministrazione precedenti hanno fatto male, bisogna vedere se possono trovare un rifinanziamento, poi c'è il tema del reperimento delle risorse e anche la valutazione sulla cifra precisa. Valuteremo il tutto al meglio, c'è una scadenza per il CIP e abbiamo 11 mesi da oggi per rimediare, guardiamo ma non è scontato – e ha concluso dando speranza e dispensando un pizzico di malizia - Vorrei che fosse ben chiaro che se dovessimo riuscire, il riconoscimento del valore della capacità amministrativa nel mettere in campo un intervento del genere sia riconosciuto da tutti. Questo perché a Sarzana c'è la brutta abitudine di non riconoscere mai tale impegno, mentre altrove è la prassi. Nella valutazione politica ognuno può non condividere, ma quando la Regione fa buone scelte e investimenti sul territorio deve essere riconosciuta e ringraziata anche dal diverso schieramento. Succede dovunque tranne qui. A me piace parlare di Sarzana e non di politica, per quello ci sono altri tempi e altre sedi".

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