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I 17 lavoratori delle cooperative, situazione chiarita? Non per tutti In evidenza

di Francesco Truscia - La vicenda dei 17 lavoratori e della clausola sociale non sembra chiarita per tutti, la discussione potrebbe spostarsi in consiglio comunale.

Permangono ancora dei dubbi in merito alla vicenda dei 17 lavoratori delle cooperative (Cis e Maris) addetti ai lavori per il verde pubblico della quale vi avevamo già parlato nelle due precedenti commissioni al riguardo.

Nella prima era stata ascoltata Santamaria Srl mentre nella seconda erano state sentite le cooperative ed i sindacati.

La vicenda, per alcuni commissari, è ancora lontana da un chiarimento. Nella scorsa “puntata” lo snodo principale della discussione era legato alla nota clausola sociale e al rispetto della stessa. L’avvocato Stefano Carabba aveva spiegato come “Nell’art.50 del codice dei contratti si dice che la clausola sociale viene inserita per promuovere la stabilità occupazionale, non per garantirla”.

La questione aveva sollevato qualche perplessità da parte di alcuni commissari, come ad esempio Fabio Cenerini che chiedeva “Non capisco perché inserire una clausola che non vale nulla, perché fare un bando se si arriva ad un accordo tra le parti?”.

La commissione di controllo e garanzia riunitasi ieri, presieduta da Dina Nobili, ha visto in audizione Marco Furletti della Uil, il presidente della Cis Luca Demicheri e l’assessore Luca Piaggi.

“Ci piacerebbe capire per quale motivo un risultato positivo ottenuto per assicurare una gestione del verde migliore alla città e salvare 17 posti di lavoro, invece alla fine sia dovuto passare addirittura attraverso un accordo sindacale” Chiede il vice presidente Massimo Caratozzolo.

L’assessore Luca Piaggi dopo un riassunto storico sulla vicenda ritorna sulla clausola sociale: "Si può inserire la clausola sociale ma ci sono delle condizioni imprescindibili perché c’è la libertà d’impresa. Dietro quelle tre righe della clausola c’è tutta una normativa complessa. Con queste premesse siamo comunque andati avanti cercando di far migrare i 17 lavoratori nella nuova ditta. Alla fine di tutto ci siamo ritrovati con questa vittoria per cui tutte queste persone lavorano, hanno uno stipendio e il verde cittadino sta pian piano migliorando. Le ditte Cis e Maris sono serene. La domanda da fare a questa commissione è “Dove sta il problema?”.

Altri chiarimenti li chiede il commissario Paolo Manfredini che ricorda come dalla conferenza stampa di presentazione dell’accordo quadro dell’8 agosto scorso “In tutti gli articoli di stampa relativi a quella conferenza alla quale erano presenti sindaco e assessore vengono riportate dichiarazioni che sottolineano come la priorità fosse quella di dare risposta alle 17 persone e di applicare la clausola sociale” e chiede anche se dal punto di vista del costo del lavoro 17 assunzioni a tempo indeterminato o 4 assunzioni più 13 persone distaccate abbiano lo stesso peso e quali garanzie abbiano i distaccati.

Secondo Furletti (Uil) rimangono ancora diversi punti oscuri sulla vicenda, come ad esempio le garanzie future per i lavoratori: “Auspicherei ci fosse maggiore chiarezza, ci sono ancora dei punti oscuri”.

Chi appoggia pienamente il commissario Manfredini è il commissario Caratozzolo che non si ritiene completamente soddisfatto delle risposte.

La discussione sul finale di commissione si fa piuttosto accesa con un diverbio tra il presidente della Cis Demicheri e Furletti della Uil.

La questione, dato che i chiarimenti non sono stati tali per alcuni commissari, potrebbe finire sui banchi del consiglio comunale, insomma la vicenda dei 17 lavoratori delle cooperative prosegue.

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