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Rivoluzione nel centro storico: commercianti chiamati ad adeguarsi alle nuove direttive di arredo urbano In evidenza

di Doris Fresco- Brogi: "Una città bella ed attraente passa dalla qualità degli allestimenti".

La Giunta Peracchini non ha dubbi: la città è bella, ma la non uniformità dell'arredamento e uno stile non chiaro rendono il centro storico poco attraente e così, con apposita delibera, è stato approvato un piano contenente i nuovi criteri per gli allestimenti interni ed esterni, che è stato presentato questa mattina, 20 novembre, durante una conferenza stampa alla quale erano presenti l'assessore competente Lorenzo Brogi, Laura Niggi, dirigente del Servizio S.u.a.p. e dell’Arredo Urbano, Silvia Cavallini, funzionario responsabile del S.u.a.p., e l’architetto Sofia Roncone, del Dipartimento III Pianificazione Territoriale.

Ha esposto le linee guida e le premesse del nuovo piano l'assessore Brogi: "Nel mese di ottobre la Giunta ha approvato i nuovi criteri che seguono il piano commerciale. La città è dotata di ottime potenzialità, con negozi di pregio, ma negli ultimi tempi il decoro urbano ha visto la presenza di negozi con arredamenti e tendaggi disposti senza criterio.
Abbiamo assistito ad un vero e proprio fenomeno di snaturalizzazione del centro storico che secondo noi necessita di un intervento. I negozi hanno bisogno di ordine e di gusto negli allestimenti. I progetti erano decorosi, ma la situazione poi è sfuggita di mano, così hanno preso piede i cosiddetti 'siluri'. Vogliamo incentivare le migliorie adottando le esenzioni a chi vorrà abbelire con strumenti decorativi indicati dal nuovo piano andando ad intervenire sul fenomeno dell'esposizione di merce alla rinfusa.
Premieremo chi adotterà queste soluzioni che ci rendiamo conto essere apprezzate sia dai cittadini che dai turisti. Abbiamo avuto moltissime segnalazioni e alle richieste dei commercianti che hanno sempre profuso sforzi per decorare con gusto e poi si vedevano vicino delle soluzioni indecorose, vogliamo rispondere così".

Colori tenui, illuminazioni adeguate e coerenti; dehor riqualificati che dovranno seguire le nuove regole, il tutto studiato per garantire eleganza e per valorizzare gli edifici e le vie storiche. Una rivoluzione complessa che riguarderà anche le edicole.

Il nuovo piano è già in vigore e a gennaio, quando si rivedranno tutte le concessioni, si valuterà anche il rispetto alle nuove direttive così, chi non avrà provveduto agli adeguamenti, non vedrà la concessione rinnovata.

"Vogliamo una città dove il commercio sia un valore aggiunto- ha proseguito Brogi- Basta allestimenti esterni senza un'idea progettuale, basta facciate di palazzi storici ricoperte di cianfrusaglie e basta per il centro storico vedere le vie riempite di cassette di frutta e verdura, o casse d'acqua a sostenere espositori inclinati. Vogliamo cambiare la città e porre un freno alla deregulation che dal Decreto Bersani in poi si è realizzata, questo è un piccolo passo al quale seguiranno interventi ancora più incisivi".

LE LINEE GUIDA NEL DETTAGLIO 

PRINCIPI GENERALI

Alle attività commerciali si richiede innanzitutto attenzione alla qualità e al decoro degli spazi esterni: la collocazione/esposizione delle merci di vendita sul suolo pubblico dovrà rispettare i principi del decoro e di congruenza con i valori storici e architettonici del contesto.

ALLESTIMENTI INTERNI – MATERIALI, ATTREZZATURE E ARREDI INTERNI

La scelta dei materiali deve essere improntata alla massima qualità; è permesso l'utilizzo di arredi di qualunque materiale purché si tratti di soluzioni di “pregio”.

Viene pertanto richiesta la presentazione di una planimetria d’insieme che descriva la disposizione dell’allestimento interno del locale, comprensiva – se presente – della collocazione della merce nell’alzata dell’ingresso dell’attività. La merce dovrà essere collocata in appositi espositori (salvo elementi di decorazione o abbellimento). L’illuminazione e l’arredo scelto dovranno valorizzare al meglio l’ambiente.

ESPOSIZIONE ESTERNA

In base ai nuovi criteri non è ammesso collocare le merci a terra, né appenderle esternamente alla facciata. I prodotti in vendita devono essere collocati negli appositi espositori; inoltre, potrà essere rilasciata un solo espositore per esercizio commerciale.

E’ prescritto il divieto di utilizzo per gli espositori e gli “stendini” che non rispettino i requisiti di decoro urbano, quali le tipologie “a siluro”, né sarà possibile ancorare, fissare o stabilizzare gli espositori con pesi visibili posti sopra le strutture.

Lo stesso potrà essere costituito anche da una struttura composta ma visivamente unica, la cui superficie è limitata all’affaccio su strada dell’attività, nel rispetto del decoro urbano.

La distanza massima alla quale collocare l’espositore merce viene valutata in base alla larghezza stradale e all’eventuale presenza di attività “fronteggianti”.

Per i negozi alimentari (anche non prevalenti) sono sempre vietati espositori, piani di appoggio e ogni altro mezzo finalizzato all’esposizione di merce NON alimentare.

E’ inoltre vietato per i negozi alimentari (anche non prevalenti) in sede fissa occupare il suolo pubblico con espositori, piani di appoggio ed ogni altro mezzo strumentale all’esposizione di merce non alimentare o di altro genere, LIMITATAMENTE alle seguenti zone: Piazza Verdi, viia Chiodo, via del Torretto, Piazza del Bastione, Piazza Sant’Agostino, via Sant’Agostino, via Calatafimi, via Sforza, Piazza Battisti, via del Prione, Piazza Ginocchio, Piazza Garibaldi, Piazza Saint Bon, viale Garibaldi (nel tratto tra Corso Cavour e Piazza Garibaldi), Corso Cavour (nel tratto tra via Chiodo e via Di Monale), via Napoli (nel tratto tra viale Garibaldi e Piazza Ginocchio), via Roma (nel tratto tra viale Garibaldi e via Fratelli Rosselli), via Di Monale (nel tratto tra via Gramsci e via del Prione), via dei Mille (nel tratto tra via Gramsci e via del Prione) e via Fratelli Rosselli (nel tratto tra via Gramsci e via del Prione).

Fioriere, piante, tavolini, piccoli ombrelloni, pergolati, tappeti, biciclette ed altri oggetti di carattere ornamentale ed attrattivo potranno essere esposti su suolo pubblico in esenzione COSAP, purché muniti di apposito titolo autorizzativo. L’autorizzazione delle occupazioni suolo a carattere ornamentale sarà valida per 3 anni, e ogni anno dovrà essere presentata una documentazione fotografica all’Ufficio Arredo Urbano, per la verifica del decoro e dello stato di manutenzione.

INVOLUCRO ESTERNO

L'involucro necessita di trattamenti e finiture che siano congruamente integrate con l'ambiente circostante. La scelta dei materiali di finitura deve essere compiuta sulla base di un adeguato inserimento del manufatto, ispirandosi a criteri di semplicità e coerenza del linguaggio architettonico.

E’ vietata l'installazione di nuove bacheche e/o vetrinette per l’esposizione della merce.

ILLUMINAZIONE ESTERNA

Eventuali illuminazioni esterne, sia per le insegne sia per la facciata, devono essere studiati come elementi di arredo, quindi anche ad impianto spento, nel rispetto delle prescrizioni di inquinamento luminoso.

L’illuminazione dovrà essere a basso impatto energetico, oltrechè studiata in modo tale da valorizzare al meglio il fabbricato oggetto di intervento. Eventuali dispositivi di alimentazione dovranno risultare nascosti alla vista, organizzati in un insieme ordinato, rispettoso delle partiture architettoniche e decorative.

INSEGNE

La scelta del tipo di insegna deve soddisfare, oltre alle caratteristiche del Piano del Paesaggio Urbano e alle esigenze commerciali, anche la necessità di non alterare l’integrità formale e tipologica delle facciate degli edifici nel centro storico. L’auspicio è anche quello di assicurare congruità delle finiture tra le vetrine appartenenti anche ad attività diverse, sempre nel rispetto del linguaggio architettonico complessivo.

TENDE ESTERNE

Tutti i tendaggi devono essere posti all’interno dei fori delle vetrine e delle porte, e risultare retraibili. Eventuali dispositivi di alimentazione elettrica devono risultare nascosti alla vista e organizzati in modo ordinato. Sono consigliati colori tenui e tonalità appropriate al luogo di inserimento. Riguardo ai marchi storici e alle botteghe storiche, possono essere autorizzati anche colori differenti dalle tonalità indicate, purchè identificativi dell’attività.

DEHORS e ATTREZZATURE

L'allestimento di uno spazio esterno di somministrazione, nel rispetto delle norme del Piano del Paesaggio Urbano, deve prevedere l'utilizzo di arredi di altissimo livello qualitativo realizzati con materiali di pregio. Tavoli, sedie e sgabelli devono essere scelti anche in termini di ordine e armonia, coordinati nei materiali, nel colore e nello stile.

Per le nuove attività i paraventi dovranno essere realizzati esclusivamente in vetro, completamente trasparenti e potranno essere dell'altezza necessaria al raggiungimento della tenda di copertura, privilegiando una forma trapezoidale onde evitare tamponature antiestetiche dello spazio triangolare di risulta.

A PARTIRE DAL 2024 l'utilizzo del vetro per i paraventi dei dehor ubicati in zona A sarà esteso a tutte le attività senza distinzioni. Anche nel caso di sostituzione o nuova realizzazione di strutture esistenti autorizzate in precedenza con materiale diverso (teli nylon o pvc), queste dovranno adeguare la propria struttura alla normativa vigente, anche in termini di leggerezza e facilità di smontaggio.

I dettagli sulla tipologia scelta e sulle modalità di ancoraggio a terra dovranno essere presentati all’Ufficio Arredo Urbano con un progetto apposito.

OCCUPAZIONI ESTERNE DI ATTIVITA’ ARTIGIANALI

Le attività artigianali (gelaterie, creperie, yogurterie, pizzerie al taglio, ecc), che non dispongono di una licenza di somministrazione, possono chiedere l'occupazione di suolo pubblico con sedute, panche, sgabelli alti purché non associati a tavoli nei quali potersi appoggiare, da seduti, per consumare quanto acquistato. Sono concessi tavolini di altezza massima di 50cm o piani di appoggio/mensole alti da utilizzare in piedi.

CAVALLETTI PUBBLICITARI E ATTREZZATURE ESTERNE PER EDICOLE, CARTOLIBRERIE E NEGOZI TURISTICI

Sono ammessi cavalletti lungo le vie principali ad indicazione di attività collocate in vie laterali, purché non di intralcio al passaggio, di dimensioni contenute e di materiale e finiture di qualità.

Nel caso di compresenza di due o più attività nella stessa via si impone la realizzazione di un unico totem o cavalletto riepilogativo che riporti l'elenco di tutte le attività commerciali da segnalare.

Per le edicole, cartolibrerie e negozi turistici è ammessa la collocazione su suolo pubblico di piccoli espositori, anche in numero superiore ad uno, sempre compatibilmente con lo spazio a disposizione sul proprio fronte attività, per cartoline ed oggettistica turistica (esclusi espositori di occhiali e cappelli), che devono essere posizionati in modo ordinato garantendo sempre il pubblico passaggio e nel rispetto delle caratteristiche degli espositori delle altre attività commerciali.

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