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Intervento all'avanguardia al San Bartolomeo di Sarzana In evidenza

Due neoplasie rimosse contemporaneamente grazie ad avanzate tecniche di chirurgia videolaparoscopica.

 

Due tumori asportati in contemporanea e senza lasciare cicatrici, grazie all’uso di avanzate tecniche di chirurgia videolaparoscopica che hanno garantito alla paziente un recupero rapidissimo, un ritorno alla vita normale in tempi record, e un risultato estetico eccellente.
Innovazione ed eccellenza protagoniste nell’operazione eseguita dall’equipe multidisciplinare delle strutture di Urologia e Ginecologia di Asl5, dirette rispettivamente dai primari Enrico Conti e Giuseppe Nucera.

La paziente, una donna di 71 anni residente fuori provincia, affetta da due tumori – dell’utero e del rene – è stata sottoposta a un solo intervento di chirurgia videolaparoscopica, attraverso cui l’equipe multidisciplinare ha asportato l'utero, il rene e l'uretere.
Un’operazione complessa e perfettamente riuscita, eseguita all’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana e durata circa quattro ore, durante la quale è stata utilizzata la tecnica videolaparoscopica 3D attraverso cui sono state effettuate appena tre microincisioni per portare a termine l’intera procedura e rimuovere contemporaneamente gli organi affetti da neoplasie, senza la necessità di praticare alcun ulteriore “taglio di servizio” ma asportando gli organi rimossi per via vaginale.

Una modalità di intervento che ha garantito maggiori benefici alla donna: la paziente è stata dimessa dopo appena tre giorni di degenza, in ottime condizioni di salute.

L’operazione ha visto il supporto del Disease Management Team oncologico (Dottori Marco Camilli e Francesco Barillaro) e la collaborazione del patologo Paolo Dessanti che ha guidato la radicalità oncologica dell'intervento attraverso l’esecuzione di esami istologici effettuati durante la seduta operatoria.
Il percorso diagnostico preoperatorio ha coinvolto anche le strutture di Radiologia, Medicina Nucleare, Anatomia Patologica e Oncologia, al fine di definire il miglior percorso per la paziente, nell’ottica di una presa in carico multidisciplinare e globale.

“Il successo è nel lavoro di squadra – spiegano i primari di Urologia e di Ginecologia/Ostetricia, Enrico Conti e Giuseppe Nucera –. Non è la prima volta che le strutture di Urologia e Ginecologia collaborano, e questa è l'ennesima dimostrazione di come l’approccio multidisciplinare e il lavoro d’equipe tra specialità diverse tra loro sia ormai una realtà in Asl5. Grazie all’esperienza maturata in chirurgia mini invasiva e all’affiatamento tra le due strutture, il delicato intervento è perfettamente riuscito, con benefici eccezionali per la paziente”.

“Il valore aggiunto di quest’intervento – aggiungono i due primari – sta nell’ottimizzazione delle competenze e delle risorse umane, che hanno garantito alla paziente non solo di essere sottoposta a una sola seduta operatoria anziché due per asportare i tumori, ma anche di ridurne ulteriormente la degenza ospedaliera, grazie alla chirurgia mininvasiva e alla tecnica utilizzata per l’asportazione degli organi malati, che ha evitato un ulteriore taglio di servizio”.

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