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Si ferma il cantiere del terzo lotto della Variante Aurelia, Toto rescinde il contratto con Anas In evidenza

di Francesco Truscia - Si ferma il cantiere del terzo lotto della Variante Aurelia, pronta la lista dei licenziamenti, una classica brutta storia italiana.

A volte il destino sembra divertirsi con noi, come in un grande gioco dell’oca quando giunto ad una certa casella, dopo tanta fatica, devi tornare indietro. Peccato che in questo caso si stia parlando di lavoratori e di famiglie e la notizia è difficile da digerire.

In questo articolo di esattamente un anno fa (leggi QUI) vi raccontavamo delle promesse e rassicurazioni legate al terzo lotto della Variante Aurelia. Oggi invece vi raccontiamo di una brutta notizia, di quelle che vorresti non arrivassero mai.

“Dalle prime notizie che erano filtrate ieri, c’era già un brutto clima segnalato dai lavoratori - ha dichiarato Gianni Carassale Fillea Cgil - Abbiamo chiamato il responsabile di Toto per quel che riguarda il personale e ci aveva detto che erano in una riunione fiume con Anas e che non poteva darci notizie. Siamo rimasti in attesa fino a ieri sera di avere notizie. La Toto ha rescisso il contratto con Anas. Questa mattina nella telefonata di conferma dell’azienda ci veniva comunicato che l’azienda chiude i rapporti con Anas. Ci sarà un incontro settimana prossima dove è già pronta una lista di licenziamenti. Una quarantina degli 80 addetti attualmente in cantiere dovranno rimanere per metterlo in sicurezza, ci vorrà qualche mese".

"Abbiamo sentito anche l’assessore Giampedrone che ci ha confermato la vicenda e ci ha detto che molto probabilmente Anas convocherà l’azienda a questo punto. Dal nostro punto di vista l’azienda sta tirando veramente la corda. Non accettiamo che i lavoratori vengano utilizzati a questo scopo perché hanno delle famiglie e non sanno se domani avranno ancora un lavoro e lo stipendio. Una quindicina di giorni fa siamo stati ricevuti, grazie a Regione Liguria, dai dirigenti di Anas ed in quella riunione ci avevano assicurato che le distanze tra le richieste dell’azienda e Anas si eranno accorciate. In assemblea avevamo detto ai lavoratori di stare tranquilli perché molto probabilmente la questione si poteva risolvere abbastanza facilmente. I lavoratori dovranno essere licenziati, andare in Naspi e aspettare che Anas rimetta la gara perché il secondo che aveva partecipato alla gara e il terzo non ci sono. In questa situazione per rifare il bando di gara provate ad immaginare quanto tempo passerà”.

Come sostenuto da Gianni Carassale (Fillea Cgil), i lavoratori hanno già usufruito degli ammortizzatori sociali per un anno e quindi non hanno maturato la possibilità di fare altra cassa integrazione. Le parti sindacali sono ovviamente arrabbiate ma anche sorprese, perché fino a prima dell’ultima settimana sembravano esserci segnali positivi, poi invece l’amara notizia.

“Ad oggi i lavori sono intorno al 40% - ha affermato Riccardo Bavi Fenea Uil - I problemi principali sono legati alle gallerie, in particolare su quella di Carozzo perché c’è una frana. C’è stata una trattativa lunghissima che si è risolta in più step, e più volte sembrava essere arrivata in porto”.

“Può essere una mossa tattica, l’ultimo tentativo che l’azienda vuole sfruttare - ha spiegato Gianni Carassale - D’altro canto sappiamo però, da parte di Anas, che vogliono cambiare musica”.

Lunedì mattina dalle 13 alle 15 le parti sindacali terrano un’assemblea cercando di coinvolgere tutte le istituzioni ed anche il sindaco Pierluigi Peracchini, attualmente in Cina, è stato messo al corrente della situazione.

Sgomenti di fronte alla classica brutta storia italiana, che richiama a moltissime altre simili in questo nostro “benedetto” paese. 

 

Scaricabile qui sotto la comunicazione inviata da Toto ai sindacati e a Regione Liguria.

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