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Corso sulle cure complementari nella sede dell'Ordine degli Infermieri della Spezia In evidenza

Diversi gli argomenti trattati, dalla pet therapy ai momenti di stress degli infermieri.

Quale è il rapporto degli infermieri e, più in generale, dell'infermieristica nei confronti delle cure complementari?
Partendo dal fatto che queste attività possono costituire un supporto ed un aiuto che non può certo - nè deve- sostituire le evidenze scientifiche della medicina tradizionale, si è parlato di cure complementari in sede Opi, l'Ordine degli Infermieri spezzino, mercoledì 30 maggio, con un corso ECM molto partecipato, davanti a 60 iscritti.
L'obiettivo dell'evento, accreditato presso l'Agenas, era il n° 22 del sistema formativo nazionale: ‘’fragilità, minori, anziani, tossicodipendenza, salute mentale''.

 

Relatrici d'eccezione tre infermiere esperte dell'argomento, con Cristina Soggiu che ha spiegato come l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) considera azione importante il sostegno e lo sviluppo di attività complementari sicuramente innocue, e possibilmente utili: sono state citate numerose esperienze con riscontri concreti, come la pet therapy a favore della fragilità di persone anziane sole, malate; e di bambini ricoverati od ospiti di case di riposo.

La frequentazione degli animali di proprietà, ma anche degli animali ''educati'' al rapporto con persone in difficoltà, ha notevolmente migliorato l'accettazione interiore del percorso di cura, come è stato dimostrato recentemente con una esperienza dedicata e svolta al Meyer, l'ospedale pediatrico fiorentino.
Come ha raccontato la seconda relatrice, Sonia Carla Ricciu, la diffusione della pet therapy si sta rivelando una importante attività complementare nei sistemi sanitari evoluti.

I lavori sono stati chiusi da Marinella Deamoli che si è, invece, rivolta direttamente agli infermieri presenti che, come tutti i professionisti sanitari, possono incontrare momenti di difficoltà interiore, stress, perfino burn out: ha spiegato il valore dei momenti di rilassamento e raccoglimento, derivati da pratiche diffuse in Oriente, che arrivano a canti corali ''liberatori'' collettivi, anche con l'ascolto di musiche studiate per ''emettere'' dal nostro organismo stanchezza e negatività.

Il prossimo evento ECM, accreditato come questo appena svolto nel programma nazionale di educazione continua in medicina, è previsto in sede Opi il 15 giugno e toccherà un settore nettamente differente: quello delle responsabilità professionali, del lavoro in team, e illustrerà ai convenuti le nuove indicazioni arrivate con la Legge Gelli (L. 24/17) e con la nuova Legge sulla ordinistica (Legge 3/18).

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