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di Elena Voltolini - La cerimonia di consegna della massima onorificenza cittadina è una festa a metà: consiglieri e assessori della Lega non partecipano.

 

“Una festa cittadina”: questo è la consegna delle benemerenze, come ha sottolineato nel proprio intervento il sindaco Pierluigi Peracchini.
Una festa alla quale però qualcuno ha scelto di non partecipare e se il Consiglio Comunale, in quanto organo scaturito dalle elezioni, rappresenta la città è quindi come se una parte della città non avesse partecipato alla festa.

Quando già la sala del Consiglio Comunale si sta riempiendo, infatti, c'è chi annuncia la propria assenza. Alcuni scranni resteranno vuoti: sono quelli dei consiglieri e degli assessori della Lega Nord che non ci saranno per protestare contro “la strumentalizzazione della benemerenza a Don Palei”. Assenti, nella maggioranza, anche il Consigliere di Per la nostra Città Massimo Caratozzolo e Maria Grazia Frijia (che non hanno inviato alcuna comunicazione sulle motivazione), oltre a Marco Tarabugi che ha inviato giustificazione.
La questione, che già aveva portato non poche polemiche in sede di conferenza dei Capigruppo, quindi, è tutt'altro che rientrata. La Lega protesta contro la motivazione della benemerenza al Direttore della Caritas che, a suo dire, “sarebbe concentrata esclusivamente sull’opera di accoglienza dei richiedenti asilo che la Caritas porta avanti da tempo, come se aiutare uno spezzino povero fosse meno lodevole che aiutare un cittadino extracomunitario”.

Le motivazioni: anche queste sono una stranezza di queste benemerenze. Scritte, sparite e oggi ricomparse nel discorso del primo cittadino che nel suo intervento ha spiegato che cosa rende “degni di merito” i tre insigniti di oggi.
“Danilo Caluri si è distinto, come giocatore e come uomo, su tutti i prestigiosi campi di basket su cui ha giocato e anche oggi continua il proprio impegno nel mondo del basket come Presidente dello Spezia Tarros. Lo sport e i suoi valori sono fondamentali.
Fabrizio Mismas, oltre che scultore, è stato per 30 anni insegnante al liceo artistico di Carrara, è animato da una grande passione ed è testimonianza dell'importanza del ruolo dell'arte per la crescita della società.
Don Luca Palei, Direttore della Caritas Diocesana, va incontro a tante persone in difficoltà, con magnanimità e senso di carità. Il suo è bene dispensato a chiunque abbia bisogno”.
“I riconoscimenti di oggi – ha sottolineato il sindaco – sono un bel segnale per i tempi che stiamo vivendo, abbiamo bisogno di esempi come queste tre persone, che hanno migliorato il futuro della Spezia. Abbiamo bisogno di unità, coesione e fraternità”.

Che oggi, però, non ci sono state. E se la cerimonia va avanti con la necessaria e doverosa solennità e con gli onori giustamente attribuiti a tre persone che ricevono quella che è la massima onorificenza cittadina, al termine le assenze non possono passare sotto silenzio.

La parola d'ordine nell'immediato è minimizzare e il sindaco, da noi intervistato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alle assenze di una parte della sua maggioranza, salvo però intervenire, poco dopo, con un commento affidato ad un comunicato scritto: “Vedere i banchi vuoti di parte della mia maggioranza mentre conferivo la benemerenza cittadina a Don Luca Palei, direttore della Caritas, mi ha molto amareggiato. Non è possibile far finta di nulla, abbozzare o minimizzare. Ritengo che sia stato fatto un errore a non partecipare a questo Consiglio Straordinario perché il valore della solidarietà e dell’accoglienza e la loro celebrazione non possono né devono essere demonizzati. La Caritas aiuta tutti gli indigenti, senza alcuna distinzione, e il lavoro di Don Palei è semplicemente encomiabile. Come diceva Don Camillo, citando Guareschi, “Non ci sono poveri di serie A e di serie B” e il compito della politica è quello di tenere insieme la società e dare una risposta a tutti".

Arriva così la risposta alla richiesta di una presa di posizione del primo cittadino avanzata ai nostri microfoni dal consigliere del PD Raffaelli e ribadita congiuntamente da tutta la minoranza.

“La strumentalizzazione è in seno alla maggioranza- afferma Raffaelli – Il comportamento di oggi della Lega è indegno. Il sindaco riesce a garantire che tutta la sua maggioranza sia rispettosa nei confronti dei cittadini?”

I BENEMERITI

La polemica politica non deve però fare passare in secondo piano l'altissimo riconoscimento attribuito a tre spezzini e non deve spostare i riflettori dalle loro figure.

I neo benemeriti della Spezia sono Danilo Caluri, Fabrizio Mismas e Don Luca Palei che, visibilmente emozionati, hanno ritirato il riconoscimento in una sala consiliare gremita, ringraziando la loro città per averli scelti.

Per meriti sportivi è stata attribuita la benemerenza a Danilo Caluri, ex giocatore di basket e da trent'anni Presidente dello Spezia Basket Club Tarros, che così ha ringraziato il Sindaco ed il Consiglio Comunale, con un pensiero particolare alla consigliera Saccone che ha proposto il suo nome: “Credo sia più facile affrontare una partita alla mia eta che trovarsi di fronte a una platea cosi autorevole.
Questa benemerenza allevia i sacrifici fatti sia da giocatore che ora da Presidente e mi gratifica in modo particolare perchè arrivata ndalla mia città”.

Lo scultore ed insegnate Fabrizio Mismas, benemerito per meriti artistici, ha affrontato nel suo breve discorso un tema particolare: “Questo riconoscimento mi inorgoglisce. Non voglio parlare della mia carriera, non devo essere io a farlo. Voglio invece sottolineare l'importanza di diffondere la conoscenza dell'arte tra i cittadini. La nostra città ha un grande patrimonio artistico da tutelare, mi sento ferito quando viene danneggiato da atti vandalici”.

Don Luca, Direttore della Caritas Diocesana, vuole estendere il riconoscimento a tutti i volontari: “Io sono qui, ma il riconoscimento non posso che condividerlo con tutta la Caritas e con tutti i volontari che ogni giorno aiutano tutti coloro che hanno bisogno”.

Le benemerenze sono state istituite nel 2008 e nell'articolo 1 del Regolamento comunale si legge:
"Il Comune della Spezia considera tra i suoi doveri pubblici quello di dare pubblico riconoscimento all'attività di coloro che nell'ambito delle scienze, della cultura, della arti o per la collaborazione sociale, assistenziale o filantropica abbiano dato lustro e prestigio alla collettività cittadina"

Il nomi vengono proposti dai Consiglier comunali o da associazioni cittadine e discussi dalla Conferenza dei Capigruppi che sceglie tre nomi. É poi il Sindaco ad emanare l'ordinanza con la quale la città concede la benemerenza, che è il massimo riconoscimento che un cittadino puà ottenere.
Don Luca Palei è il primo prelato ad aver apposto la propria firma sul libro dei benemeriti della Spezia ed è anche il più giovane ad aver ottenuto questo riconoscimento.


(video di Francesco Truscia).

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