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Trasporto marittimo Locale Pubblico alle Cinque Terre, la posizione della Comunità Marinara In evidenza

La speranza che si arrivi effettivamente ad una gestione diversa e la proposta di un "libro bianco"


A riguardo del TPL (Trasporto marittimo Locale Pubblico), non possiamo che prendere positivamente atto della volontà espressa dall’Ente Parco e comuni di verificare la possibilità per l’attuazione di un progetto che, quando realizzato, sarà in grado di gestire, organizzare e controllare una navigazione di trasporto passeggeri le cui attuali invasive e per troppo tempo tollerate negatività hanno inciso in modo estremamente pesante sia sul nostro mare che sui nostri borghi, in termini di impatto ambientale e di flussi turistici incontrollati. Appare quantomeno conseguenziale, che da questa nuova organizzazione di trasporto, derivino ritorni economici da reinvestire sul territorio sotto forma di infrastrutture. Il concretizzarsi di tale progetto non può che trovarci favorevoli, a patto che vengano considerati portanti e irrinunciabili alcuni aspetti legati alla salvaguardia dell’ambiente, ci piace rilevare come l’avvio di un intervento “operativo” su questo tema abbia generato una utile riflessione più generale, che ci auguriamo darà i suoi frutti per disegnare il futuro del trasporto marittimo nell'Area Marina Protetta.

 

Per tale motivo, abbiamo proposto la redazione di un “libro bianco” che racchiuda tutti gli aspetti correnti ed evolutivi del Trasporto locale marittimo: a partire dalla Logistica a terra, le varie Tipologie di trasporto, i Mezzi nautici coinvolti, la Navigazione, i riflessi sull’Ambiente, la Sicurezza, gli aspetti dell’Economia, le Normative di riferimento, la Supervisione e Controllo sino ad arrivare ai tipi di propulsione da utilizzare. Le caratteristiche del territorio delle Cinque Terre, la fama mondiale, gli aspetti unici del Parco Nazionale e della AMP, lasciano intravedere la possibilità di un progetto complesso, unico e ambizioso, che potrebbe anche proprio per gli aspetti sopra indicati,
divenire di rilevanza e riferimento assoluti.

Per quanto attiene il disciplinare (rivisitabile annualmente) parte integrante del regolamento AMP, ricordiamo che esso altro non è che una specifica attuazione di alcuni articoli già contenuti nel regolamento AMP del 24.02.2015.
Sembrerebbe che finalmente si sta imboccando la strada che da tempo indicavamo, si sta cioè prendendo atto dell’unicità del nostro mare rispetto alle altre AMP italiane. Questa “nuova consapevolezza”, rende possibile all’Ente adottare misure e norme utili, che oltre ad assolvere i fondamentali e istituzionali doveri spettanti ad una AMP, danno alle stesse (pur garantendone lo scopo finale) un valore impattante contenuto, in quanto emanate con la consapevolezza di trovarsi in presenza di una AMP unica che obbligatoriamente deve tenere in giusta considerazione le esigenze legate alla fruizione del mare da parte dei suoi residenti tutti, esigenze e bisogni che puntualmente la scrivente Comunità Marinara ha sempre esposto, le quali hanno trovato come nel caso del libretto catture, riperimetrazione delle zone di divieto d’ormeggio (a salvaguardia della Posidonia proposte dal Parco su indicazione della Regione e a seguito di specifici studi universitari, lasciamo alla AMP il compito di provvedere a rendere pubbliche le aree soggette al divieto d’ormeggio), soluzioni rivolte alla ricerca di un compromesso accettabile tra rispetto della natura, delle norme e svolgimento di tutte le attività.
L’AMP provveda a rendere pubbliche le aree delle zone soggette al divieto d’ormeggio.

Per dare fattiva continuità a questa nuova fase, sarà importantissimo che i nostri sindaci, quanto prima, provvedano alla nomina della figura “esperto dei luoghi” prevista dalle norme e indispensabile alla formazione della Commissione di Riserva in modo tale che quest’ultima debitamente sostenuta sia dal Ente Parco che dai Comuni, possa finalmente proporre con successo al ministero le variazioni al regolamento AMP, indicate da tempo dalla scrivente Comunità.

Prendiamo atto con soddisfazione di una crescente disponibilità dell’Ente Parco a confrontarsi con le Associazioni, per parte nostra continueremo a fornire su questi temi la nostra usuale collaborazione, a volte animata da spirito critico, ma sempre costruttiva.

Comunità Marinara delle CinqueTerre
Il presidente Roberto Benvenuto

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