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"Per il nuovo ospedale Felettino i lavori vanno a rilento, ma non sono fermi" In evidenza

di Francesco Truscia - Durante la quarta commissione (sanità) si è parlato del progetto del nuovo ospedale Felettino.

“Si è appreso dalla commissione sulla sanità a livello regionale che la ditta Pessina ha richiesto altri 10 milioni di euro per fare ulteriori lavori, di cosa si tratta? Inoltre vorrei sapere se la ditta Pessina ha presentato il progetto esecutivo. Dalla commissione regionale sulla sanità è emerso un contenzioso tra la ditta stessa ed i progettisti, questo risulta piuttosto preoccupante, ci potrebbe essere uno slittamento dei lavori?”: queste sono le domande che la consigliera Dina Nobili del Partito Democratico sottopone ad Andrea Conti (Direttore generale Asl 5), all’Ingegner Massimo Buccheri e al Dott. Riccardo Zanella (Direttore amministrativo Asl 5) convocati dalla quarta commissione consiliare (sanità) a Palazzo Civico in merito al nuovo ospedale.
Oltre alle tre domande la consigliera fa una proposta: “C’è la possibilità di costruire all’interno del nuovo ospedale un asilo nido per le lavoratrici? Secondo me è un esigenza sociale molto forte”.

Il primo a rispondere è proprio il Direttore generale Andrea Conti: “Sull’asilo nido era già stata data indicazione nella fase progettuale di trovare uno spazio”.
“Il progetto dell’ospedale è un progetto esecutivo - aggiunge l’ingegner Buccheri - Tutto è definito all’interno di quel progetto. Immaginate che il Sant’Andrea com’è adesso viene trasferito da un'altra parte. Non c’è un problema legato a maggiori costi. Se la ditta Pessina ha maggiori pretese scrive delle riserve, a quel punto chi è deputato fa le proprie deduzioni e per adesso, anche se la ditta ha richiesto ulteriori 10 milioni di euro, le riserve sono state completamente rigettate. Per quel che riguarda le varianti tutto rientra nell’ambito degli imprevisti, tutto è coperto dallo stanziamento”.

Per quel che riguarda l’osservazione fatta dalla consigliera del PD in merito all’apparente stallo dei lavori, l’Ingegner Buccheri risponde: “In realtà il cantiere non è fermo, è a rilento ma non fermo. Stanno continuando gli scavi per fare le fondazioni. È stata presentata una proposta di variante sulle fondazioni che non comporta un aumento dei costi ma una semplificazione sui tempi. La Provincia e il Comune hanno fatto le commissioni e hanno chiesto integrazioni all’impresa e quest’ultima ha trasmesso proprio ieri le integrazioni che le varie parti hanno chiesto”.

Per quel che riguarda il nuovo ospedale si tratta del più grande investimento nella sanità degli ultimi 20 anni in Liguria - afferma il Dott. Riccardo Zanella - Rispetto alle previsioni originali siamo in tempo. Il progetto esecutivo è stato approvato nel 2016 e si tocca solo se c’è necessità. Ci sono una serie di complicazioni non programmabili, che si ritrovano andando avanti con i lavori. Il minimo momento di stallo, che non avrà influenza a quanto dice e sottoscrive la ditta, dipende dall’ipotesi di una scelta tecnica migliore sulle fondamenta, per renderle più stabili. In attese di variare, senza oneri aggiuntivi, c’è un momento in cui tutti gli enti preposti devono dire la propria. La variante non ci costerà un euro in più. Ci vuole una fiducia, pur se circospetta. Ad oggi ci sono tutti i presupposti per fidarci”.

A questo punto interviene il Direttore Andrea Conti: “A fronte dei 10 milioni richiesti per il rinvio dei tempi per l’altare l’Asl ha detto no, aggiungiamo 90 giorni riconoscendo 360 mila euro nella variabile coperta dalla voce “imprevisti”, posticipando di tre mesi i termini”.

Il consigliere Massimo Caratozzolo tiene però a fare una considerazione: “Vorrei capire come è stato possibile arrivare al problema dell’altare. Noi siamo vittime delle Soprintendenze che prima dicono una cosa e poi si ritirano. Siccome ciò è avvenuto anche per la ben nota Piazza Verdi, si pensa di aprire un’azione legale per quelle che saranno gli aggravi di spese?”.
Ipotesi smentita dal Dottor. Riccardo Zanella: “Dobbiamo cercare di stemperare gli attriti. L’obiettivo finale è arrivare ad un ospedale degno di questo nome. Quando si imboccano percorsi di contenzioso non si finisce da nessuna parte”.

In chiusura il Direttore generale dell’Asl 5 sottolinea la carenza delle sale operatorie e dei posti letto: “Le sale operatorie ci servono come il pane, infatti al Sant’Andrea ne stiamo costruendo due nuove. Consideriamo anche che abbiamo pochi posti letto. Almeno col nuovo ospedale avremo un po’ di respiro per rientrare nei posti limite. Al momento non abbiamo neanche 500 posti letto per tutta la nostra provincia. Il Felettino avrà 450 posti di letto, così riusciremo a raggiungere i 600 posti letto per la nostra provincia arrivando al 3 per 1000 previsto”.

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