“Sono commossa e soddisfatta dell’esito del processo che mi ha reso giustizia, accertando la mia innocenza e addirittura l’inesistenza del reato di falso in atto pubblico. Le firme che mi sono state attribuite – è emerso – sono autentiche ed autografe dell’ex Presidente dell’Autorità Portuale, Lorenzo Forcieri”: così ha dichiarato Daniela Roggerone, ex segretaria del Presidente dell’AP, all’uscita del Tribunale dove è stata assolta dall’accusa di falso in atto pubblico.
Roggerone, è stato dunque stabilito, era stata ingiustamente accusata dall’ex Segretario Generale dell’AP, Davide Santini e dalla sua segretaria di allora, Simona Pellegrini, di avere siglato, imitando la firma di Forcieri, due deliberazioni.
“E’ stata riscontrata incompatibilità gestuale e formale di fondo – si legge nel risultato della perizia calligrafica- che non permette all’imputata di esprimersi a mano libera con l’agilità, la leggerezza del tratto e la snellezza personalizzata delle forme rintracciate nelle verificande”.
“Sono stata rinviata a giudizio sulla sola base di dichiarazioni calunniose, sconfessate da documenti ed accertamenti tecnici, a causa delle quali ho dovuto affrontare un calvario giudiziario e mediatico durato oltre due anni – continua Roggerone - Ma l’assoluzione ottenuta non mi basta. Ora voglio giustizia per quanto ho dovuto ingiustamente affrontare”.