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Pidocchi nelle scuole: ecco cosa fare in caso di contagio In evidenza

Qualche utile consiglio.

Ogni anno, il problema dei pidocchi è destinato a riproporsi: specialmente per quanto riguarda le infestazioni che colpiscono i bambini, in luoghi particolarmente soggetti alla pediculosi come le scuole. In queste strutture, infatti, i suddetti parassiti trovano terreno fertile per diffondersi, e per trovare sempre nuovi ospiti. Il motivo è tanto semplice quanto difficile da contrastare: i bimbi giocano ed entrano spesso a contatto fra loro, dando ai pidocchi svariate occasioni per invadere il cuoio capelluto delle nuove vittime. Cos’è, nello specifico, la pediculosi? Si tratta di una infestazione a carattere parassitario, che si manifesta per via dell’invasione del pidocchio: questo parassita, infatti, si attacca ai capelli e di notte si nutre succhiando il sangue dal cuoio capelluto. La testa rappresenta per i pidocchi l’ambiente perfetto per la proliferazione e per il deposito delle uova: è calda e accogliente, e gli steli diventano anche una comoda protezione.

Come comportarsi in caso di contagio?
Il contagio, al di là delle varie forme di prevenzione, è spesso inevitabile nelle scuole: non bisogna comunque cedere a falsi allarmismi, perché la lotta ai pidocchi può essere condotta in porto con semplicità, usando le giuste metodologie. La prima cosa da fare, in caso di infestazione, è applicare subito dei prodotti antipediculosi specifici: ideali per uccidere i pidocchi e per fare piazza pulita. I più efficaci sono quelli a base di piretrine naturali (permetrine), in grado di sopprimere sia i pidocchi, sia le uova. Il passo successivo è eliminare queste ultime, per evitare che possano schiudersi permettendo alla seconda generazione di proseguire l’infestazione: generalmente si usa un pettine apposito, a denti stretti, per individuarle e per separarle dal cuoio capelluto e dai capelli. Altri prodotti spesso utilizzati sono l’olio di oliva e l’aceto bianco.

Come prevenire la pediculosi nei bimbi?
Non è facile impedire ai pidocchi di infestare il cuoio capelluto dei nostri bimbi, perché è impossibile proibirgli di giocare a scuola insieme ai compagni. Di contro, esistono delle buone abitudini che un genitore può insegnargli, per abbassare il rischio di pediculosi. Intanto, i bambini dovrebbero capire l’importanza dell’igiene: non dovrebbero mai indossare capi, indumenti, sciarpe, giubbotti e cappellini di altri ragazzi, perché potrebbero essere un facile veicolo di contagio. Questo può essere un grande problema per le bambine, che spesso si scambiano accessori e fermagli per i capelli. Anche negli spogliatoi vanno seguite certe regole: a ogni bimbo il suo asciugamano o il suo accappatoio, così da evitare un possibile contagio da pidocchi. Inoltre, quando si appende il proprio giaccone o la propria felpa, è sempre meglio evitare di farlo ammonticchiandolo sugli altri: i motivi sono gli stessi visti poco sopra. Infine, un controllo quotidiano della testa è un’operazione necessaria per i genitori.

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