Mino Orlandi, direttore della S.C. Sicurezza Alimentare dell'Asl 5, che al convegno ha illustrato il piano di monitoraggio e di sorveglianza della filiera dei molluschi bivalvi vivi, afferma: "L'obiettivo primario era far conoscere a tutti coloro che operano nel settore della molluschicoltura quali sono i rischi sanitari associati a questo tipo di produzione. Infatti, per poter adibire uno specchio d'acqua di mare alla produzione ed all'allevamento dei molluschi, è necessario uno studio approfondito dei rischi, sì da assicurare al consumatore di molluschi un prodotto salubre, garantito da un costante processo di vigilanza e controllo. Ciò, sebbene alla Spezia non siano stati riscontrato casi preoccupanti. E merito va dato ai miticoltori".

I biologi Gian Carlo Pasini dell'Arpal La Spezia e Laura Serracca dell'Izs hanno affrontato le problematiche sanitarie legate al consumo di molluschi ed il ruolo dei laboratori ufficiali, mentre Roberta Battistini del'Izs ha relazionato sui risultati del progetto di ricerca del ministero della salute sulla classificazione di nuove aree marine per la molluschicoltura; Mauro Rollandi, veterinario consulente dello stabilimento di depurazione di Santa Teresa, ha parlato delle procedure per la gestione della sicurezza alimentare nel settore della molluschicoltura. Daniele Zappavigna, dirigente del Settore Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale della Regione Liguria, ha relazionato sul ruolo del suo ente nell'autorizzazione delle aree marine da adibire alla molluschicoltura.

Gli organizzatori, a conclusione del convegno, hanno manifestato viva soddisfazione per l'attenta e larga partecipazione dei produttori primari del settore della molluschicoltura, degli operatori del settore alimentare e degli addetti al controllo ufficiale (veterinari, medici, biologi, tecnici della prevenzione); da qui l'impegno di continuare in siffatte iniziative di informazione.