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Politica, Stato e istruzione: una sinergia contro il cyberbullismo In evidenza

di Alessio Boi - Un incontro dedicato alla nuova legge in tutela dei minori. Tra gli ospiti il Sottosegretario di Stato alla Giustizia Ferri e la Senatrice e prima firmataria Ferrara.

Organizzata dalla Silp Cgil, con il patrocinio del Comune di Sarzana, nella Sala delle Capriate della Fortezza Firmafede, la conferenza sul cyberbullismo ha coinvolto insegnanti, politici e molti rappresentanti delle Forze dell'Ordine. In particolare, nel pomeriggio di oggi lunedì 9 ottobre, sono stati approfonditi i vari aspetti della "Legge 29 maggio 2017, n.71 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo": come già intuibile dal titolo, questa norma permette maggiore tutela nei confronti sia di minori che subiscono forme di ingiuria, denigrazione o diffamazione sul web, sia dei soggetti responsabili degli atti illeciti, spesso non consapevoli totalmente delle proprie azioni.

 
Gli interventi, moderati dal Responsabile Ufficio Comunicazione Nazionale Silp Cgil Massimo Montebove, sono serviti ad illustrare le novità della legge da ogni punto di vista, e il Segretario Provinciale Silp Paolo Vittori prende la parola per ringraziare e portare un breve saluto ai presenti, ma si dilunga sulle motivazioni di questo connubio tra scuola e sindacato, in quanto, secondo il segretario, si tratta di argomenti non profondamente entrati nella cultura di individui ed investigatori, e reputa necessario approfondire temi di questo tipo.

Dopodichè la Senatrice della Repubblica, prima firmataria della legge, Elena Ferrara prende la parola ed espone al pubblico dettagliatamente la legge e il percorso che ha dovuto attraversare, prima di essere approvata dopo la quarta lettura e con un unico astenuto:"I ragazzi si stanno facendo male con la rete, si considerano solo dal momento in cui sono sulla rete. Danno più importanza alla web reputation, piuttosto che al giudizio faccia a faccia".

 
Una "web reputation" facilmente infangabile, come dichiarato dalla Senatrice, la quale ricorda la 14enne di Novara Carolina Picchio: una sua piccola alunna rimasta vittima di uno scherzo di cattivo gusto diventato virale sul web, che ha deciso di togliersi la vita poco tempo fa, e la porta come prova tangibile di dove può arrivare un minore che ha perso la propria dignità sulla rete. Alla fine di questo excurus, completa l'intervento spiegando in cosa consiste la tutela dei minori: per quanto riguarda le vittime, esse possono chiedere la rimozione dei contenuti offensivi attraverso una segnalazione al garante della privacy, per i bulli, invece, è previsto un ammonimento da parte del questore, che convoca il minore con un genitore per responsabilizzare ed educare maggiormente sui fatti commessi.

 
Al termine dell'intervento, prende la parola Lucia De Lemmi, 1° Direttore Polizia di Stato e Direttore della 1° Divisione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, la quale dichiara:"Sul cyberbullismo l'attenzione è massima, i destinatari di questo comportamento sono i minori e parlare di prevenzone è d'obbligo- e aggiunge- la rete ormai è una realtà innegabile, non possiamo nè andarci contro nè contrastarne la diffusione, ma fare in modo che questo diventi uno strumento di crescita per tutti". Prosegue spiegando approfonditamente sia il loro lavoro e il metodo con il quale garantiscono il rispetto della legge online sia la campagna di informazione ed educazione svolta nelle scuole in tutta Italia.

 
L'aspetto psicologico della questione, invece, è stato affrontato da Ersilia Menesini, Docente presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Firenze, ed inizia distinguendo i vari tipi esistenti di bullismo, ma evidenziando che hanno tutti un filo conduttore: i vari fenomeni sono intrecciati, tutti finiscono per prendere di mira una persona più debole, che non può ribellarsi, con l'unico fine di far emergere la propria personalità all'interno di un gruppo; quello che contraddistingue il cyberspazio, invece, è la senzazione di deresponsabilità che prova il singolo nel momento in cui compie un illecito, ma sottolinea che questa è solo una delle tante facce del bullismo. Conclude dicendo: "Per combattere questo fenomeno c'è bisogno dell'intera comunità, il lavoro di un singolo non è efficace".

 
Cosimo Maria Ferri è il penultimo ad intervenire e preferisce dare un taglio un po' "da magistrato" al suo discorso, poichè svolgeva proprio quel mestiere nella provincia di Carrara, prima di diventare il Sottosegretario di Stato alla Giustizia: commenta la legge, dichiarando di essere a favore della scelta del legislatore di puntare alla prevenzione e all'educazione, in quanto i reati legati al fenomeno esistono già, e potrebbe riultare inutile crearne altri. Egli dichiara: "Reputo fondamentale non fare sentire sola la vittima in questi momenti. Il problema non si risolve aspettando qualcuno che porta in caserma una denuncia, e in questo caso è corretto dare una possibilità in più al minore per potersi tutelare".

 
Conclude un evento durato quasi tre ore il Segretario Generale Nazionale Silp Cgil Daniele Tissone, il quale si esprime con le segenti parole: "Ci troviamo di fronte ad un aumento esponenziale degli utenti del web, ma manca una educazione consapevole all'uso della rete e di internet- e aggiunge- il diritto non è particolarmente veloce nella sua evoluzione, ma non si può permettere che questo si sviluppi più lentamente della tecnologia".

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