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"Che fine ha fatto il biglietto giornaliero a 10 euro per i treni?" In evidenza

La domanda rivota all'assessore regionale Berrino dai cittadini sostenitori del rcorso al TAR

Il sentiero azzurro è chiuso, ma il Parco continua a vendere la Card. L'Assessore Berrino non ha nulla da dire?
Da ormai quasi 3 settimane alle Cinque Terre si vedono vagare turisti in tenuta da trekking, supertecnologica oppure di buona vecchia tradizione, increduli per il fatto che il sentiero azzurro sia chiuso e che rischiano una severa multa se verranno scoperti a percorrerlo. Infatti, come riferisce il Parco Nazionale delle Cinque Terre sul suo sito, "un accompagnatore non in regola è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per essersi introdotto lungo un sentiero interdetto al transito a seguito diOrdinanza emessa per motivi di pubblica incolumità".
Lo stesso potrebbe succedere a molti altri camminatori, non accompagnati da guide e spesso maleinformati, ma in possesso della 5TerreCard Multiservizi Treno da 16,00 € che comprende anche l'accesso al sentiero azzurro.
Non entriamo in questa sede nel merito delle motivazioni annose che hanno portato alla chiusura dei sentieri stessi né alle possibili soluzioni per porre rimedio al dissesto.
Vorremmo però una risposta ad una domanda: se è legittimo segnalare all'Autorità Giudiziaria chi percorre un sentiero chiuso per motivi di sicurezza, come è possibile che sia legittimo vendere al contempo un biglietto che INCLUDE anche l'accesso allo stesso?
Se con la 5TerreCard Multiservizi Treno si pagano solo servizi, quali: uso delle toilettes, wi-fi, bus e treni, vuol dire che allora i sentieri di per sé non sono soggetti al costo di questi biglietti che dovrebbe essere abbassato nei periodi in cui i sentieri non sono percorribili.
Oppure, se il prezzo non vene ridotto, significa che la 5TerreCard Multiservizi Treno è di fatto il biglietto di ingresso ad un'intera area urbanizzata, senza che, ad oggi almeno, vi sia una normativa nazionale che limiti la libertà di circolazione di chiunque ne abbia il diritto sul territorio dello Stato.

Ma senza addentrarci in questo spinoso problema dai molti risvolti giuridici, relativi in particolare alla libera circolazione delle persone sancita dalla nostra Costituzione, considerando che la maggior parte
dei visitatori compra la 5Terre Card Multiservizi da 16,00 € solo perché offre corse illimitate con i treni nella tratta da Levanto e La Spezia, non sarebbe doveroso introdurre finalmente il biglietto giornaliero ferroviario da €10,00 previsto dalla delibera della Regione Liguria n. 1481/2015? 10 € che corrispondono esattamente alla quota parte per ogni 5TerreCard Multiservizi treno venduta, corrisposta dall'Ente Parco a Trenitalia?
In tal modo, si offrirebbe un'alternativa al visitatore giornaliero o soggiornante nell’area, lasciandogli la libera scelta di comprare una card multiservizi oppure un biglietto giornaliero per solo uso del treno.
Perché l'Assessore ai trasporti Berrino, pur avendo previsto in delibera il biglietto giornaliero da 10,00 € fin dal 2015, non lo ha a tutt'oggi ancora introdotto?
E' consapevole l'Assessore (che oltre ad avere la delega ai trasporti ha anche quella al turismo in Regione) che quanto sta accadendo, con i turisti che comprano una card che offre servizi non utilizzabili e che magari si trovano pesantemente multati, nuoce anche gravemente all'immagine della Liguria?

I cittadini ed i rappresentanti delle categorie sostenitrici del ricorso al TAR

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