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Tavarone ha ricordato i 60 anni dal lancio dello Sputnik In evidenza

L'evento che ha dato inizio alla conquista dello spazio.

L’Associazione Culturale Liguria Russia ha ricordato a Tavarone, frazione del Comune di Maissana, in alta Val di Vara il 60° anniversario del lancio dello Sputnik.
I radioamatori di tutta Italia e anche dall’estero hanno scelto Tavarone per ricordare l’evento che ha dato inizio all’era spaziale. Il 2 settembre è stata realizzata una originale e splendida manifestazione per ricordare il lancio dello Sputnik, avvenuto nel 1957.
Dopo ben 60 anni, il borgo di Tavarone ha ricordato il mito dello Sputnik, allestendo stazioni di trasmissione che hanno riprodotto i “bip” del noto satellite. Animatore dell’evento Bruno Lusuriello con le sezioni delle regioni Val d’Aosta e Piemonte dell’Associazione Italiana Radio d’Epoca, dall’Uri ossia l’Unione Radioamatori Italiani, dall’Associazione Radioamatori Italiani con il patrocinio dell’Associazione Liguria-Russia con Angelo Sinisi, della rivista RussiaPrivet con Vinicio Ceccarini, del Comune di Maissana, guidato da Egidio Banti. Inoltre a Tavarone era presente anche Giuseppe Biagi, nipote del telegrafista della “Tenda Rossa” delle spedizione del “Dirigibile Italia” del 1928 e per l’occasione, nel giardino davanti alla biblioteca è stato installato un modello del missile che spinse in orbita il satellite, con pirotecnici effetti allo startup ed audio commemorativo. Infine è stata allestita anche una mostra con radio di varie epoche nonché un allestimento della “tenda Rossa”.

Giuseppe Biagi nel suo intervento ha ricordato il cambio del cappello tra il nonno e il generale Nobile e di come i russi si sono accorti dello scambio e chiamavano il nonno tovarish generale Biagi.

Alla manifestazione era presente il viceconsole della Federazione russa dr. Elena Zakharevich che ha ricordato i profondi legami di amicizia tra il popolo italiano e il popolo russo.
Nell’occasione Alexander Prokhorov, poeta e giornalista di Mosca, ha scritto una poesia dedicata al cosmonauta Jury Gagarin. La poesia è stata letta da Anna, una ragazza russa che ha partecipato alla manifestazione.

Manifestazione che è stata organizzata grazie al lavoro di Stefano Durastanti, Ivan Greco, Giorgio Brovida e Gianfranco Solinas di AIRE ed Erica Sannadi Uri, Santo Pittalà, Fabio Boccardo e Federico Sforzini.
Particolarmente interessante il collegamento con Franco Malerba via Skype. Non è mancato un momento musicale. L’Inno Russo ha risuonato nella valle del Tavarone e Paolo Traversa ha cantato bellissime canzoni in genovese.

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