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Nuovo reparto di ortopedia al San Bartolomeo di Sarzana: posti letto in più ed alta tecnologia (video) In evidenza

di Alessio Boi - Piattaforma robotica per la chirurgia protesica in ortopedia, video-laparoscopia 3D per interventi ad alta complessità e 19 nuovi posti letto.

"Asl cambia tendenza: dalla chiusura di 100 posti letto degli ultimi 10 anni, si passa all'apertura di 19 posti letto nuovi", con queste parole il Direttore dell' Asl 5 Andrea Conti apre la conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio nella sala riunioni dell'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana, per illustrare le principali novità del nuovo reparto di ortopedia inaugurato oggi, con la benedizione di Mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo della diocesi della Spezia, Sarzana, Brugnato.

Conti si è focalizzato principalmente sui dettagli della struttura. "Dovevano essere 24 ma sono 19 perchè 5 li abbiamo persi, ma sono comunque posti letto in più nella Provincia. Se ci rifacciamo a quello che era il piano sanitario vecchio, oggi non staremmo celebrando niente perchè ci sarebbe stato solo un trasferimento da Levanto all'Ospedale di Sarzana", continua spiegando ai presenti che i posti sono dedicati in parte alla medicina multispecialistica e altri alle cure intermedie, senza dimenticare che "ne consegue un aumento del personale: 3 medici dedicati, 13 infermieri e 14 ore oss (Operatore Socio Sanitario) sono le ulteriori risorse dedicate al nuovo reparto".

Il Dott. Alberto Sancin, Direttore della Comunità Operativa di Ortopedia e Traumatologia, illustra, invece, le particolarità del sistema Mako: una piattaforma robotica ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in ortopedia, in particolare di anca e ginocchio (quest'ultimo in fase di lancio), che si compone di un braccio robotico, un modulo di visione e un modulo guida. Tale braccio permette di riprodurre sul paziente ciò che il chirurgo ha pianificato con estrema precisione sul software: le immagini ricreano l'esatta anatomia del paziente e il chirurgo posiziona le protesi sul modello 3D valutando l'esatto posizionamento con uno scarto di errore massimo al di sotto del millimetro. Inutile ribadire che un passo avanti del genere porta una gran quantità di vantaggi, ma Sancin li raggruppa in 3 categorie: per il medico, il quale si trova a operare sempre su un intervento mirato, con maggior accuratezza nell'allineamento delle componenti e dunque una riduzione dell'errore umano; per il paziente, che potrà godere di un rapido recupero dopo l'intervento, un prolungamento della durata di vita della protesi e una miglior mobilità; terzo ed ultimo, ma non per importanza, è il sistema sanitario, che dovrà gestire meno interventi di revisione e meno trasfusioni.

Il Dott. Enrico Conti, Direttore del reparto di Urologia, chiude il capitolo tecnologie introducendo l'ultima novità, ovvero l'aggiunta dell'elemento tridimensionale alla laparoscopia tradizionale: "è un po' come avere una telecamera dotata di due occhi- dichiara il Dott. Conti- che permette di vedere all'interno dell'organismo come se ci fossimo realmente dentro".
La colonna video-laparoscopica 3D consente di effettuare interventi di alta complessità con i benefici tradizionali della chirurgia mini-invasiva, ovvero ridottissime perdite ematiche, degenze abbreviate e ripresa post- operatoria più rapida. Il Dottore conclude dichiarando che l'acquisizione della colonna 3D per Urologia costituisce un grande tassello nella realizzazione di un polo chirurgico oncologico multidisciplinare della Asl 5.

"Grazie a quello che sta facendo la nostra Regione e quello che sta facendo l'Azienda Sanitaria possiamo avere questa volta la possibilità di diventare un riferimento di eccellenza non solo per la Liguria, ma  anche per le altre regioni. Questo lo possiamo fare non solo con le strutture e con i macchinari, ma c'è anche un altro passo fondamentale, ovvero quello dell'integrazione dei professionisti e la collaborazione tra di loro", con queste parole il Direttore Sanitario Maria Antonietta Banchero si espone sull'occasione di poter diventare un esempio da seguire, essendo l'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana tra i primi in Italia ad aver adottato queste tecnologie all'avanguardia.

Alla conferenza sono intervenuti anche il Commissario di Alisa Walter Locatelli e l'Assessore Regionale alla Sanità Sonia Viale, con la partecipazione del Sindaco di Sarzana Alessio Cavarra e la consigliera regionale della Lega Nord Stefania Pucciarelli.

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