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Il 20 aprile il corso di autodifesa dalle aggressioni organizzato dall'IPASVI In evidenza

Il Ministero della Salute già dal novembre del 2007 ha varato la Raccomandazione n° 8, rivolta agli operatori sanitari che oggi più che mai corrono, in certe situazioni, il concreto rischio di subire aggressioni e violenze fisiche da parte dell'utenza.


E' notizie di ieri che un gruppo di rom, coinvolto in un incidente stradale, ha sfasciato il pronto soccorso dell'ospedale 'Pertini' di Roma per aver dovuto attendere il trattamento, poichè le ferite riportate, per loro fortuna, erano lievi.


Operatori dei Pronto soccorso, delle Psichiatrie, ma più o meno di ogni realtà, sono spesso coinvolti in queste situazioni molto pericolose e le ASL si sono, a dimostrazione del problema, dotate di schede di segnalazione che devono essere sempre compilate da parte degli aggrediti o dei testimoni.


Su questo argomento il Collegio IPASVI spezzino, l'ordine professionale degli Infermieri, ha organizzato un evento di formazione per il 20 aprile, presso la propria sede, che sarà gestito dall'associazione ''Araba Fenice'', un gruppo di esperti ligure che ha già effettuato per altri Enti, ASL incluse, giornate di studio e formazione sul tema.


Oggi le aggressioni in campo sanitario comportano un impiego di energie fisiche, mentali ed economiche, dovute ai giorni di malattia degli operatori e alla sostituzione dell'organico mancante, con il coinvolgimento di altre figure sanitarie designate alla cura.


Naturalmente il corso non insegna tecniche ''di guerra'', ma spiega come difendersi in caso di aggressione e come limitare i danni o bloccare l'aggressore, permettendo l'arrivo di rinforzi e aiuti.


Saranno illustrate le tecniche base di autodifesa, attraverso semplici divincoli da una presa, da una costrizione o immobilizzazione, senza utilizzare mai azioni percussorie sull'aggressore, e curando anche gli aspetti della comunicazione efficace, verbale e non.


Inoltre si è dato molto risalto all'importanza di utilizzare una scheda condivisa nelle varie strutture ospedaliere e territoriali, al fine di classificare gli episodi aggressivi, organizzando una raccolta dati utile alla analisi del problema, molto reale.


Il corso organizzato dal Collegio spezzino è stato accreditato nel sistema nazionale ECM (educazione continua in medicina: ha avuto 11,5 crediti) ed ha già esaurito tutti i posti a disposizione; sarà entro l'anno replicato dal Coordinamento regionale dei Collegi Infermieri della Liguria.


I docenti sono i pilastri e gli istruttori accreditati dell'Associazione Araba Fenice: Davide Carosa (che è anche Infermiere esperto); Barbara D'Alessandro e Massimiliano Pulito.

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