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Regione, disabili, ass. Rambaudi: "Nessuno costretto a dimettere i propri figli da strutture residenziali"

GENOVA. "Nessuno sarà costretto a dimettere i propri figli dalle strutture residenziali perché non ha i soldi. La Regione non lascerà sole le famiglie dei disabili, ma attiverà la presa in carico dei servizi sociali e la valutazione delle situazioni individuali".

Lo ha garantito quest'oggi l'assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi di fronte a un centinaio di disabili e famiglie che questa mattina in Regione hanno portato le loro richieste sulla rimodulazione del fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità.

Alle richieste di Enti gestori e famiglie l'assessore regionale alle politiche sociali, Rambaudi si è detta "disponibile a qualsiasi tipo di miglioramento della delibera e ha tranquillizzato i presenti sul fatto che pagheranno una quota di compartecipazione al fondo solo coloro che potranno. Gli altri non saranno costretti a dimettere i loro figli dalle strutture residenziali o diurne". "La delibera in questione – ha continuato Rambaudi – non va ritirata, semmai migliorata e su questo sono disponibile a valutare le proposte operative". Inizierà proprio questo pomeriggio un percorso di modifica dei criteri di compartecipazione delle famiglie al fondo di spesa per i disabili sulla residenzialità nell'incontro che si svolgerà, sempre in Regione, con i capigruppo.

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