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Mai troppo presto, mai troppo tardi per imparare

"Non solo i bambini imparano, ma la nostra città tutta cresce con progetti come questo". Con queste parole, mercoledì 5 giugno, il Sindaco Federici ha salutato e ringraziato gli alunni e le alunne delle classi 2 e 3 della Scuola Primaria Manzoni e seconda A e seconda B della Giuseppe Garibaldi.

Insieme con le bravissime insegnanti Monica Cozzani, Arianna Ravecca, Tiziana Biffi, Loredanna Barberotti, Luciana Liciardi e Elena Majello, alla presenza dei dirigenti Giancarlo Beretta per ISA 1 e Giuseppe Sciacca per ISA 4, i piccoli hanno infatti raccontato attraverso aneddoti, canti e disegni i risultati del progetto di solidarietà tra le generazioni finanziato dal Distretto 18 del Comune, con il coordinamento di Floriana Vettori e realizzato da AUSER, con il coordinamento di Maria Giovanna Nevoli insieme con AIDEA La Spezia rappresentata da Gabriella Peroni. Grazie alla partecipazione in classe dei loro nonni e nonne e dei seniors del Centro Sociale Anziani di Fossitermi, i bambini e le maestre durante quattro mesi si sono scambiati saperi, storie, oggetti e racconti sulla scuola della prima metà del Novecento e in generale sulle vite dei bambini dei bambini e delle famiglie prima della grande industrializzazione che cambiò il volto dell'Italia. Le classi hanno così realizzato un viaggio con la macchina del tempo dei ricordi e delle fotografie, guidati dagli insegnanti, dalle volontarie Milvia Manfredini, Sonia Austi, Paola Nardini ed Elvira Reale, ma soprattutto dai nonni e dalle nonne che hanno avuto a loro volta l'opportunità di conoscere in prima persona una scuola profondamente mutata. Al posto della lavagna e del gesso hanno infatti trovato la lavagna multimediale, i giochi elettronici al posto delle biglie e nei volti e nei colori dei bambini hanno potuto vedere uno spaccato del mondo globalizzato. Hanno inoltre apprezzato come al posto della bacchetta, le maestre oggi siano sempre più professioniste della conoscenza, capaci di utilizzare tanti diversi strumenti di didattica per stimolare la creatività dei propri alunni. Grazie al Professor Carrodano, esperto in dialetto spezzino, un bambino dell'Ucraina ha imparato qualche parola in più del nostro dialetto, mentre una nonna del Marocco, aiutata dalla mediatrice culturale della Cooperativa Mondo Aperto, ha spiegato ai bambini spezzini come aiutava la mamma a fare il cous cous quando era lei stessa una bambina in Marocco. I nonni hanno mostrato i giochi di una volta. Una nonna ha portato i bambini ai nostri bellissimi giardini pubblici e ne ha mostrato la varietà botanica mentre una nonna scrittrice ha letto ai bambini le storie scritte per i suoi nipotini. Le nonne hanno insegnato ai bambini a fare l'uncinetto e hanno portato in classe le loro pagelle di una volta; un'altra ha raccontato il ciclo dei bachi da seta. Ogni giorno passato insieme, la classe adottava un nonno e una nonna, che alla fine dell'ora tornava alla sua quotidianità ricaricato di energie e accompagnato dall'affetto sincero che solo i bambini, nella loro innocente curiosità, sanno regalare.
Progettato nel 2012, l'anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, questo progetto dimostra quanto sia importante che il territorio, attraverso le famiglie e le associazioni, possa entrare nella scuola e la scuola possa viceversa aprirsi al territorio attraverso azioni educative e ludiche. Il progetto è stato realizzato anche nel Comune di Portovenere con ISA 9 con le maestre Lucilla Parrettini e Roberta Toracca e la classe terza. I bambini hanno ascoltato i racconti della guerra e conosciuto un pezzo della storia della cultura del mare nella casa museo del Signor Ricci, il più anziano e creativo maestro d'ascia della nostra Provincia. Ancora una volta si dimostra come i nonni e le nonne, centrali e indispensabili alla tenuta della famiglia contemporanea in tempi di crisi e di disagio, sono fondamentali per rafforzare un patto cittadino che faccia crescere i bambini, e invecchiare i nonni, in maniera serena e allegra.

 

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