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Lavoro nero e sicurezza: ok l'Outlet di Brugnato, guai per due locali del centro spezzino In evidenza

Lavoro nero e sicurezza, fine settimana in chiaroscuro dopo le verifiche degli ispettori del lavoro di piazzale Kennedy. Le note complessivamente positive provengono dalla verifica effettuata venerdì mattina nel maxi-cantiere dell'Outlet a Brugnato, ben visibile ormai anche dall'autostrada, dove sono in fase avanzata i lavori di edificazione dei padiglioni prefabbricati.

Con un accesso dai quattro lati, gli ispettori hanno proceduto ad identificare e valutare le posizioni della cinquantina circa di operai e di tecnici appartenenti alle 12 imprese presenti, addetti alla carpenteria, al cartongesso, agli impianti elettrici e idrici, alla muratura. Al termine del sopralluogo, eccezion fatta per una prescrizione in materia di sicurezza, tutto sommato non di grave entità, è risultato che tutti i lavoratori impegnati in cantiere erano regolarmente assunti, e assicurati in base alla normativa vigente. Del tutto opposto invece il riscontro alle verifiche effettuate, sempre venerdì, nei confronti di due pubblici esercizi – pub del centro città, sottoposti a controllo sia prima che dopo la mezzanotte. Nel primo locale, che opera anche come ristorante, gli ispettori hanno accertato l'attività lavorativa di 5 persone; di cui 1 associato in partecipazione (regolare), 3 lavoratori occasionali assunti con i buoni lavoro (regolari) e una cameriera del tutto in nero, anche se ha dichiarato di avere iniziato il rapporto di lavoro la sera stessa. Risultato: locale sospeso, per superamento del 20% di lavoro nero rispetto al totale degli occupati. Per riaprire, il titolare dovrà pagare i 1.500 euro, oltre alle maxi- sanzioni previste per il collocamento. Nel secondo esercizio, aperto di recente e molto gettonato dalla clientela giovanissima, perché rimane aperto fino al mattino, gli ispettori dopo la mezzanotte hanno ravvisato la presenza del titolare e di 2 dipendenti , di cui 1 in nero dai primi di settembre, malgrado che il responsabile abbia dichiarato agli ispettori di essere convinto di averlo messo in regola. In realtà, la comunicazione online al Centro dell' Impiego non è mai stata fatta. Ed anche in questo caso sono scattate sospensione e maxi-sanzioni.

 

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