Tutto questo a seguito di una discussione durata quasi quattro ore e con una partecipazione pressoché totalitaria del comitato provinciale (oltre 35 presenze). Carlo Bertolani è stato eletto con 12 voti favorevoli, nessun contrario, ma numerosi gli astenuti (6) e coloro che sono usciti al momento del voto (una decina). Assieme all'elezione del nuovo presidente si è votato un mandato ben preciso: rinnovo della segreteria e assemblea di organizzazione per il rinnovo di tutti gli organi ed un momento di riflessione entro il mese di ottobre. Parole di solidarietà e di apprezzamento sono state rivolte al presidente dimissionario Antonio Franciosi.
Fatta la cronistoria dell'assemblea tengo a precisare alcune considerazioni di carattere personale. La decisione di molti compagni di astenersi o di uscire, come nel mio caso, è dovuta al fatto che non si è ritenuto di scegliere un partigiano in particolare in quanto i partigiani sono per noi tutti maestri, padri della patria ed esempio costante di moralità; per questa ragione ritengo dovrebbero essere tutti presidenti onorari dell'ANPI,associazione che oggi oltre i partigiani raccoglie tutti gli antifascisti e coloro che si riconoscono nei valori della resistenza. Un augurio mio personale di buon lavoro al presidente Bertolani, certo che saprà preparare al meglio e con spirito di unità la conferenza organizzativa di ottobre. Viva l'Italia, viva l'ANPI, viva la resistenza.

Giacomo Gianello