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Spaccio di droga: arrestato 46enne su cui pendeva un ordine di custodia cautelare

L'operazione dei Carabinieri di Sarzana

Era lo scorso 12 giugno 2021 quando, alle prime ore dell’alba, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Sarzana diedero esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP della Spezia nei confronti di due cittadini marocchini assieme alla sottoposizione di un terzo alla misura dell’obbligo di presentazione in caserma.

I soggetti, tutti gravati da precedenti per reati specifici, residenti ad Aulla (MS), erano ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Il risultato fu l’epilogo di un’articolata attività investigativa, denominata “Mari e Monti”, avviata a giugno 2020 dai Carabinieri della Compagnia di Sarzana, che grazie al supporto di una complessa attività tecnica, avevano deferito all’ Autorità Giudiziaria 10 soggetti, tutti maghrebini, componenti di un sodalizio criminoso dedito allo spaccio di stupefacenti in provincia della Spezia e Massa Carrara.


Nel corso delle indagini erano state sequestrate piante di marijuana e varie dosi di cocaina ed hashish già pronte per essere immesse sul mercato, per un valore di oltre diecimila euro; i militari avevano anche trovato una ricetrasmittente portatile professionale, che gli spacciatori utilizzavano per poter captare le comunicazioni radio delle Forze dell’Ordine. Inoltre, nell’ambito della medesima indagine, i “compratori” erano stati tutti segnalati ai competenti Uffici Territoriali di Governo quali assuntori.
Il giorno del blitz mancava all’appello un ulteriore pusher, anch’egli destinatario dall’ordine di custodia cautelare in carcere per spaccio continuato di stupefacenti in concorso, che si trovava fuori territorio nazionale.

Alcuni giorni fa, però, i militari dell’Aliquota Operativa di Sarzana sono venuti a conoscenza del suo rientro in Italia, ed hanno iniziato un vero e proprio “pressing” investigativo per rintracciarlo. Ieri nel primo pomeriggio, il 46 enne marocchino, è stato individuato e assicurato a sua volta alla giustizia. Per lui, dopo le formalità di rito, si sono aperte le porte della casa circondariale di Massa Carrara.

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