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Colonia Olivetti, CGIL: "rischio speculazione, chiediamo un incontro urgente" In evidenza

di Giacomo Cavanna - La CGIL interviene sulla riqualificazione dell'ex Colonia Olivetti di Marinella chiedendo maggiori risposte e garanzie

 

A poco più di due settimana dalla presentazione del progetto di riqualificazione dell'ex Colonia Olivetti di Marinella il Sindacato CGIL La Spezia chiede più risposte e garanzie.

Facendo un passo indietro, il 3 giugno è stata ufficializzata la vendita per oltre 2 milioni di euro dell'ex Colonia Olivetti al Gruppo Bulgarella che trasformerà lo stabile in un hotel a cinque stelle con 90 camere.

L'Olivetti Marinella Hotel & Resort, questo il nome scelto, servirà dunque da volano per l'intera zona per passare, secondo quanto affermato dal Sindaco Ponzanelli durante la presentazione, da "una zona di degrado a simbolo di futuro."

Proprio su questi temi si sofferma la CGIL che esterna diverse preoccupazioni circa la situazione entro la quale questo progetto si svilupperà.

Il Segretario Generale CGIL SP, Lara Ghiglione, ha sottolineato come sia necessario: "ripensare ad un rilancio dell'economia che deve partire da un lavoro di qualità per un modello di sviluppo provinciale e territoriale. Sarzana ha bisogno di una ricezione di alta qualità che deve però accompagnarsi con un lavoro di altrettanta qualità - aggiungendo - rischiamo che questa sia solo una manovra speculativa che non tiene conto dei cittadini e non fornisce un miglioramento della qualità del lavoro e della vita. Non siamo contrari a tutto e siamo favorevoli all'apertura di una struttura di qualità ma non a tutti i costi."

Preoccupazioni condivise anche dal Segretario Confederale, Luca Comiti, che ritiene che Marinella abbia ora una vera possibilità di rilancio ma è necessario "capire i numeri, la qualità, l'applicazione dei contratti di lavoro e come verrà attuato il piano. Avremo piacere di incontrare i soggetti per capire i progetti e le tempistiche - chiedendo inoltre all'amministrazione - la convocazione del tavolo del lavoro che deve essere rilanciato altrimenti rischiamo di avere assunzioni che non si riescono a gestire. Abbiamo chiesto più volte un incontro ma fino ad ora non abbiamo ricevuto risposta."

Rimane inoltre la possibilità, una volta definito il piano lavoro, di effettuare formazione per le figure lavorative richieste che può coinvolgere anche coloro i quali hanno perso il lavoro dopo la chiusura della Tenuta di Marinella.

In sintesi, la CGIL chiede che ci sia la possibilità di discutere del progetto con gli attori in gioco e la pubblica amministrazione affinché ci possa essere quella programmazione necessaria al buon funzionamento di una opera così importante per Marinella che potrà portare altissimi benefici al territorio.

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