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I Carabinieri celebrano il 207° Anniversario dell’Arma In evidenza

La cerimonia ha visto la deposizione di una corona di alloro ai piedi della targa dedicata a “Salvo d’Acquisto”, cui è intitolata la caserma, a ricordo di tutti i caduti negli oltre due secoli di storia

Oggi, alla presenza del Prefetto della Spezia, Dott.ssa Maria Luisa Inversini, con una cerimonia ridotta in osservanza delle misure di contenimento dell'epidemia da COVID-19 ma non per questo meno sentita, nella cornice della piazza d’Armi della caserma “Salvo D’Acquisto”, sede del Comando Provinciale della Spezia, i Carabinieri hanno celebrato, come avviene sia in tutto il territorio nazionale che all’estero, la ricorrenza della festa per il 207° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, tradizionalmente fissata in coincidenza con la data della concessione della medaglia d’oro al Valor Militare alla Bandiera, assegnata il 5 giugno del 1920 per l’esemplare condotta tenuta nel corso della Prima Guerra Mondiale.


La cerimonia ha visto la deposizione di una corona di alloro ai piedi della targa dedicata a “Salvo d’Acquisto”, cui è intitolata la caserma, a ricordo di tutti i caduti negli oltre due secoli di storia, tra i quali La Spezia ricorda il carabiniere Francesco Corradi, caduto in servizio nel 1908 mentre cercava di bloccare un pericoloso fuggiasco, il Vice Brigadiere Giancarlo Pappalepore, ucciso a Bonassola nel 1988 da un uomo che stava controllando, e da ultimo il Maresciallo Maggiore Massimiliano Maggi, primo Carabiniere ucciso dal Coronavirus all’inizio della pandemia, a marzo 2019.


Il Prefetto Inversini, nel ringraziare per il lavoro svolto quotidianamente dai Carabinieri al servizio della collettività, soprattutto negli ultimi mesi segnati dalla pandemia, ha ricordato come l’Arma riesca ad essere grande sia nel piccolo, quello delle realtà dei Comuni più decentrati, così come nel grande, ovvero nelle attività investigative e all’estero, dove costituisce un fiore all’occhiello del contributo italiano alle missioni di pace.
Nella circostanza sono stati simbolicamente consegnati alcuni riconoscimenti a una rappresentanza di militari particolarmente distintisi in attività di servizio.


La Festa dell’Arma è tradizionalmente anche il momento per fare un bilancio dell’anno trascorso, esaminare i risultati conseguiti e individuare nuovi obiettivi, per garantire un servizio sempre più aderente alle esigenze di sicurezza della collettività.


L’essenza del servizio svolto è rappresentata dalle oltre trenta pattuglie che di media, quotidianamente, di giorno e di notte, i Carabinieri della territoriale hanno proiettato sul territorio per vigilare, prevenire i reati e garantire il servizio di pronto intervento in risposta alle richieste dei cittadini, operati dalle pattuglie dei Nuclei Radiomobili e da quelle delle Stazioni, cui si sono aggiunti i servizi in borghese dei reparti investigativi.


Proprio l’attività investigativa, orientata a contrastare le minacce alla sicurezza portate sia dalla criminalità di strada che dalla quella organizzata, ha registrato importanti successi, che vanno dalla disarticolazione di vari gruppi di spacciatori di stupefacenti, alla disarticolazione di un gruppo criminale dedito a furti in appartamento e truffe ad anziani, all’aggressione ai patrimoni accumulati dalla criminalità, dalla lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione al contrasto delle infiltrazioni mafiose nel settore imprenditoriale.


Pur senza entrare nel dettaglio di freddi numeri, gli sforzi dei Carabinieri hanno consentito di incrementare di quasi il 5% il numero di pattuglie rispetto ai dodici mesi precedenti e di contribuire a ridurre di quasi il 10% il numero di delitti commessi in tutta la provincia. Mille i responsabili di reati deferiti all’Autorità Giudiziaria.


Quasi 28.000 sono stati i controlli effettuati dai Carabinieri della linea territoriale, rappresentata dal Comando Provinciale e dalle sue articolazioni in Compagnie e Stazioni, cui si sono aggiunti gli 8.000 dei Carabinieri Forestali, ormai pienamente integrati nella compagine dell’Arma e capaci di esprimere un’attività puntuale e incisiva a tutela del patrimonio naturale, e quelli dei Carabinieri per la Marina Militare, che hanno condotto attività di polizia militare a protezione delle infrastrutture militari e di contrasto all’assenteismo, oltre che di scorta ai convogli militari che trasportavano i vaccini, come hanno fatto i loro colleghi con quelli destinati agli ospedali e ai cittadini. Preziosa infine l’attività di controllo e contrasto allo sfruttamento dei lavoratori condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro.


Tutto questo senza mai perdere di vista quella missione di vicinanza ai più deboli e di tutela della popolazione, nei grandi e piccoli centri, che sin dal 13 luglio 1814 costituisce l’essenza del servizio quotidiano dell’Arma, come è testimoniato dal fatto che i Carabinieri raccolgono in provincia quasi i due terzi delle denunce presentate a tutte le forze di polizia dai cittadini.

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