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Coronavirus, verso un lockdown nazionale nei giorni di Pasqua: 3-4-5 aprile In evidenza

di Alessio Boi- L'Rt italiano, salito a 1,16, spaventa il Cts, che da tempo chiede misure più restrittive. Dalla conferenza tra regioni e Governo emerge l'idea di chiudere il paese e Pasqua.

L'epidemia di Coronavirus sembra aver ripreso forza, e questo spaventa il Comitato Tecnico Scientifico, il Governo e i cittadini.

Per questo motivo da tempo si parla di adottare misure più restrittive che andranno a sostituire il primo Dpcm di Mario Draghi. In questi minuti è in corso la conferenza tra i presidenti delle regioni e il governo, per stabilire se prendere o meno la decisione drastica di chiudere ancora il Belpaese per qualche giorno.

La paura che la voglia di festeggiare e di stare in famiglia faccia dimenticare agli italiani i rischi che corrono a esporsi costringe il Governo ad adottare misure severe che nel corso della giornata saranno confermate. In particolare il Decreto che sarà approvato oggi in consiglio dei ministri introdurrà le seguenti misure: il passaggio di tutte le zone gialle in arancioni, tranne la Sardegna che rimarrà bianca, e molti cambi di colore da gialli ad arancioni e da arancione a rosso; un'altra intenzione del Governo è quella di mettere in lockdown tutto il paese per i giorni di Pasqua, ovvero dal 3 al 5 aprile, dunque periodo nel quale tutto il paese sarà collocato nella massima fascia di rischio.

Le regioni che passeranno in zona rossa sono: Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Ma non solo: anche il Lazio e la Calabria corrono rischi seri e, inoltre, rimarranno in rosso Campania, Basilicata e Molise. La Toscana, invece, è in bilico tra i due colori e la decisione definitiva sarà presa questo pomeriggio.

Dopo uno sguardo ai numeri dell'epidemia, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro lancia l'allarme, ponendo l'attenzione sul fatto che il paese sta sfiorando i 250 casi per 100mila abitanti e saranno inserite ulteriori misure: chiusure per bar e ristoranti, scuole, limiti alle aperture dei negozi, parrucchieri e centri estetici.

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