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I "trenini" delle Cinque Terre, curiosa attrazione per i turisti (e viene voglia di salire) In evidenza

Dagli anni 80 aiutano i contadini delle Cinque Terre nel lavoro sulle terrazze, senza nulla togliere al fascino di questa viticoltura ostinata che strappa la terra alla montagna e crea giardini a picco sul mare.

La gente del luogo li chiama "trenini", in realtà sono monorotaie a cremagliera, su cui corrono vagoncini merci per il trasporto di materiale agricolo e, in un certo senso, rappresentano il simbolo di questa viticoltura di montagna che sfida pendenze da vertigine.

 

Affidabili e sicure (con una velocità di 2 km/h per 250 kg di carico), raggiungono vigneti a picco sul mare, altrimenti accessibili solo a piedi. L'utilizzo di questi impianti, ha ridotto notevolmente i tempi di vendemmia e la fatica dei viticoltori delle Cinque Terre. Prima, tutte queste operazioni venivano fatte trasportando le ceste d''uva a mano, lungo sentieri impervi e irregolari.

L'inserimento paesaggistico dell''intervento comporta inoltre un basso impatto ambientale, anzi questi trenini (circa una cinquantina in tutto il territorio del Parco) che quasi scompaiono tra le vigne e la vegetazione mediterranea, contribuendo a creare gli ottimi vini che tutti conosciamo, sono ormai diventati un'attrazione per i turisti di passaggio.

Le monorotaie sono gestite dalla Cantina Cooperativa Cinque Terre e sono ad esclusivo utilizzo dei viticoltori per il trasporto merci. Non svolgono dunque servizio di trasporto passeggeri.

 

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