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Lerici contro la violenza sulle donne: una panchina rossa con le parole di Rita Levi Montalcini In evidenza

Inaugurata stamattina al belvedere di Punta Pertuso, lungo la passeggiata della Venere Azzurra: "Impegno costante per l'educazione al rispetto e all'amore".

È stata inaugurata oggi la panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, voluta dall'amministrazione comunale per puntare i riflettori sul tema.

"Bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi", è la frase di Rita Levi Montalcini che si legge sulla panchina per sottolineare il messaggio: la Premio Nobel e donna di straordinario coraggio e tenacia, ha lasciato a chi è venuto dopo di lei uno sprone a trovare la forza per "uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva".

Una panchina rossa, posizionata al belvedere di Punta Pertuso, lungo la passeggiata della Venere Azzurra, che simboleggia il punto di inizio di un percorso "che questa amministrazione porterà avanti per dare voce, conforto ma soprattutto concreto aiuto alle molte donne vittime di violenza, che sia essa fisica o psicologica", come ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali, Alessandra Di Sibio.

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Ha commentato il sindaco Leonardo Paoletti: "Purtroppo la violenza sulle donne è una questione sociale, ma anche culturale e fino a che non si riuscirà a smantellare questa mentalità servirà un lavoro costante di attenzione verso questo dramma. Per questo la panchina rossa per noi è un segnale con il quale vogliamo dimostrare il lavoro costante del Comune, visibile a chiunque passerà di qui".

Presente alla cerimonia il prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini, che ha dichiarato: "Oggi è la Giornata imternazionale per la lotta alla violenza sulle donne, un tema di cui si parla tanto, giustamente. Voglio legare questa panchina alla parola 'fiducia', necessaria perché le donne possano rivolgersi alle autorità e alle istituzioni e che deve accompagnarle durante tutto il percorso".

"Questa ricorrenza ogni anno ci propone una statistica triste, che ci dimostra come il male esiste - ha spiegato invece Maria Cristina Failla, presidente della Consulta Provinciale delle donne - Ho sempre cercato di spostare l'attenzione sulla prevenzione che va fatta con concretezza. Dobbiamo lavorare sul territorio creando una vasta rete di aiuto ma che parta dall'educazione e arrivi all'assistenza post dramma".

Anche il luogo in cui è stata posta la panchina è simbolico, come spiegato da Marina Listante, dirigente della divisione anticrimine della Questura della Spezia: "La tranquillità che devono avere le donne nel rivolgersi alle autorità è ben rappresentata da una panchina posta in un luogo così bello, e oggi voglio legare il colore rosso all'amore".

Un'amministrazione attenta al ruolo delle donne: per questo il sindaco Paoletti ha sottolineato più volte la presenza delle tante donne presenti questa mattina, come la presidente del consiglio comunale Luisa Nardone, che ha commentato: "Sono molto contenta di questa iniziativa che si aggiunge ad altre fatte da questa amministrazione. Avere un simbolo come questo significa educare i passanti a qualcosa di importantissimo: le donne sono una grande risorsa e bisogna educare tutti a questo".

Un lavoro di educazione che non si deve fermare all'interno degli istituti scolastici, come sottolienato da Eliana Bacchini, presidente della Università delle Tre età di Lerici: "Una testimonianza importante, la panchina è solo un simbolo accompagnato da numerose altre iniziative fatte nel passato. Mi auguro che nel futuro questi simboli non servano più. L'educazione è molto importante, per questo con l'università delle tre età abbiamo sempre lavorato tanto. Ricordo oggi la donna uccisa a Lerici per un amore malato e sbagliato, una tragedia che mi colpì molto e che è giusto ricordare ora, inaugurando questa panchina".

Presente inoltre l'assessore Laura Toracca, che ha invece sottolineato il percorso di educazione al rispetto fatto nelle scuole: "Da anni a Lerici si lavora sul rispetto dall'altro e sull'educazione all'amore, ma oggi ci impegniamo a lavorare per portare ancora di più il rispetto della donna in modo più specifico, con iniziative dedicate".

All'iniziativa si sarebbe dovuta affiancare la marcia simbolica, organizzata dal Comune in collaborazione con Telethon, che da anni percorre il lungomare da Castello a Castello, come ricordato da Mara Biso, referente di Telethon: "Un appuntamento consolidato e che è solo rimandato, con il quale vogliamo porre l'attenzione su temi quali la violenza, la discriminazione e l'omertà, temi molto cari a Telethon e che con queste iniziative vuole dimostrare come solo stando uniti e lavorando tutti insieme possiamo fare grandi cose".

La giornata di oggi si concluderà con il Castello illuminato di rosso.

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