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Focolaio nella RSA Mazzini, il NurSind chiede più organico e DPI

Il Segretario provinciale denuncia l'uso improprio dei dispositivi di protezione e la mancanza di infermieri e OSS.


In RSA è assoluta emergenza. Stamane sono 40 i contagiati su 67 assistiti e almeno 5 tra infermieri ed operatori socio sanitari.
Nursind chiede che si faccia immediata chiarezza sulle condizioni, oramai precipitate, all'interno della struttura.
Con questi numeri davvero non ci si spiega quali siano stati gli “interventi mirati” per la salvaguardia e tutela della salute degli ospiti e del personale addetto, che il direttore socio sanitario della asl5, qualche giorno fa, aveva dichiarato alla stampa di aver messo in atto.

 

Quello che sappiamo è che la responsabilità di questo vero e proprio focolaio potrebbe ricercarsi nelle disposizioni, che hanno costretto nella fase iniziale, i lavoratori a “riutilizzare” le tute monouso dopo lavaggio delle stesse, gravissima e delittuosa operazione che ha esposto personale e pazienti alla malattia e ancor di più, nella grave carenza di personale infermieristico e OSS.

Nursind lo aveva denunciato sin da quando i contagi erano solo 12.
Avevamo chiesto adeguati dpi e aumento dell’organico ma evidentemente il problema sanitario è meno importante di quello economico e si preferisce tenere in cassa integrazione il personale piuttosto che farlo lavorare in questo momento di grave emergenza.

Il personale presente infatti ci segnala di lavorare al limite delle forze, costretto peraltro a fare doppi turni di lavoro; il carico assistenziale con i pazienti covid-19 è talmente aumentato che è quasi impossibile riuscire ad assistere tutti garantendo il livello minimo assistenziale.
Sono saltati tutti gli schemi che avrebbero dovuto prevedere, per affrontare un’emergenza, personale dedicato agli ospiti asintomatici e personale destinato esclusivamente agli anziani positivi al covid il cui stato di salute può precipitare da un momento all’altro.

Ci segnalano mancanza di DPI e inidonee procedure di disinfezione degli stessi.

Pertanto nursind esorta ancora una volta la cooperativa affinché reintegri quantomeno il personale posto in cassa integrazione per far fronte al carico di lavoro attuale e informa che
ci riserveremo di tutelare i nostri iscritti nelle sedi più opportune, qualora vengano nuovamente emanate direttive che impongono l’utilizzo improprio dei Dpi.


Il Segretario Provinciale NurSind La Spezia
Dott.ssa Assunta Chiocca

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