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La Pubblica Assistenza della Spezia guarda con preoccupazione al suo futuro

La nuova legge regionale non le permetterebbe più di svolgere i servizi funebri, importante fonte di introiti.

Bilancio in attivo per la Pubblica Assistenza della Spezia che ha convocato, nella sede di via Carducci, l'assemblea generale dei soci in una location singolare in quanto si è svolta all'aperto nel piazzale del parco mezzi, causa Covid.

Il bilancio, illustrato dal presidente Andrea Frau, con il vicepresidente Inaco Bianchi, la coordinatrice Anna Gabrielli, gli altri capi settore e consiglieri, presenta un positivo avanzo di cassa ed è stato approvato all'unanimità.

"La situazione dell'ente è in linea con gli anni passati - ha detto l'avvocato Frau - tanto che siamo riusciti non solo a svolgere i servizi alla persona grazie ai volontari ma anche a proseguire nel rinnovo del parco automezzi, acquisendo anche due nuovi carri funebri".

Ma la preoccupazione espressa dal presidente Frau e dal consiglio è rivolta in particolare all'entrata in vigore della legge regionale in materia di attività funebri, che ha abrogato di fatto la precedente legge regionale 24/2007 che permetteva l'esercizio dell'attività di onoranze funebri.

"All'articolo 6 della nuova legge, il legislatore ha stabilito - osserva Frau - che l'attività funebre è consentita unicamente a ditte individuali o società di persone o di capitali che abbiano presentato la Scia. Di fatto è stata abrasa la precedente voce che consentiva la suddetta attività 'anche ad...altre persone giuridiche'. In conseguenza dell'avvento di tale norma l'Azienda per i servizi alla persona Pubblica Assistenza della Spezia, ente pubblico, senza finanziamenti pubblici, è esclusa dalla possibilità di poter esercitare le onoranze funebri, come ha svolto dal momento della sua fondazione nel 1889 e che vede occupati oggi 30 dipendenti tra personale a tempo indeterminato e interinale. Questa legge, se in vigore, decreterebbe il taglio di una parte preponderante delle nostre attività di soccorso e di servizio alla persona".

Il presidente Frau ha ricordato che si deve tentare di salvaguardare oltre 30 famiglie che vivono del lavoro al suo interno.

"Ad oggi stiamo attendendo un riscontro della Regione che ha appena nominato la nuova giunta, auspicando in una benevola accoglienza dell'istanza e quindi nell'emanazione di un celere provvedimento correttivo della legge che ripristini la situazione pregressa. Ove ciò non avvenisse, è comunque intenzione dell'ente impugnare gli effetti della norma anche nelle sedi giuridiche competenti".

Al termine dell'assemblea il consigliere Nino Postorino, responsabile del pronto soccorso, ha consegnato i diplomi del corso di primo soccorso a Benedetta Battaglini (alla quarta generazione), Alfredo Ratti, Alessandro De Cesare, Rebecca Donati, Simona Leonte e Alessia Spina.

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