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Animali in difficoltà salvi grazie ai Carabinieri forestali In evidenza

Salvati esemplari di diverse specie in tutta la provincia.

 Militari appartenenti al Nucleo Carabinieri CITES ed alle Stazioni Carabinieri Forestale della provincia spezzina durante le ultime settimane hanno portato a termine il recupero di diversi esemplari di animali protetti in difficoltà.

Come consueto nel periodo primaverile gli animali si moltiplicano: alcuni esemplari, come i piccoli di uccelli (pulli), abbandonano spontaneamente il nido e vengono trovati a terra dove andrebbero lasciati poiché, nella maggior parte dei casi, i genitori continuano a vegliare su di loro e ad alimentarli.

E’ questo il caso di due civette rinvenute dalla Stazione CC Forestale della Spezia e trasferite presso un centro di recupero del WWF per essere poi liberate in natura perché non ferite.

Nello stesso periodo sono stati salvati un esemplare di assiolo ferito (in questo caso il pullo era stato trovato in prossimità di una strada ed il pericolo che potesse essere investito era reale) ed un esemplare di pappagallo cenerino identificato grazie all’anello posto sulla zampa e riconsegnato al legittimo proprietario.

In comune di Carro militari della Stazione CC Forestale di Sesta Godano hanno recuperato due cuccioli di capriolo ritrovati in zona pascoliva senza la madre, probabilmente deceduta per bracconaggio, e trasportati presso il centro di recupero animali selvatici ENPA di Campomporone (GE).

Nei comuni della Spezia, Arcola e Riccò del Golfo invece sono stati i militari del Nucleo CC CITES e della Stazione CC Forestale di Follo a recuperare tre esemplari di tartarughe di terra e uno di tartaruga palustre ritrovati da privati cittadini in buone condizioni di salute.

Le tartarughe possono deporre fino a 50 uova nel periodo compreso tra maggio e luglio e facilmente alcuni piccoli possono sfuggire alle cure dei genitori.

In alcuni casi sono invece i proprietari che stanchi di detenere gli animali, i quali vivono mediamente 30-40 anni, decidono di disfarsene abbandonandole.

Ricordiamo che l’abbandono di animali è un reato punito con punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Infine è stato denunciato dai militari del Nucleo CC CITES anche un allevatore di serpenti (pitoni reali) per aver spostato 24 esemplari sottoposti a sequestro senza la preventiva autorizzazione.

Per lui è scattata la denuncia per non aver osservato gli obblighi di custodia, rischia fino a tre anni di reclusione.

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