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"Tamponi a tappeto per i sanitari, basta col timore di indebolire gli organici" In evidenza

Il Nursind li chiede a tutela di chi lavora in corsia e dei pazienti.

Quando Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, ha espresso la propria solidarietà a chi è impegnato in prima linea contro il coronavirus dicendo: “Un grande abbraccio di solidarietà e tutto il nostro sostegno a medici, infermieri, personale sanitario che stanno spendendosi senza sosta per contenere e combattere l’emergenza virus”, non intendeva caricarli di responsabilità che non gli appartengono e che sono evidentemente invece riconducibili ai governi Regionali.

Ed è ciò che invece si legge oggi e che vorrebbe fare il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti quando scrive nel suo articolo: “se i tamponi sono stati persi la colpa è degli infermieri che lavorano troppo e possono essere stanchi e sbagliare”.

Caro Presidente Toti, gli sforzi dei medici e degli infermieri impegnati in prima linea sono quelli che stanno facendo per salvare vite umane in questa che è diventata una vera e propria guerra contro l’epidemia e non quelli di gestire i tamponi!
Sono sforzi che durano anche 12 ore per turno e che, purtroppo, col suo articolo rischiano di essere vanificati dal fatto che si ignorano le competenze di ogni singolo operatore sanitario e dall’incertezza della politica regionale che non trova una risposta al problema dei tamponi persi.

Un articolo di pessimo gusto che mi spinge a chiedere l’intervento della FNOPI per colmare il suo grande difetto di conoscenza.
Ritengo che se si è commesso un errore e lo si banalizza, significa che è già stato individuato il colpevole su cui scaricare la colpa. Bisogna che lei sappia Presidente che l’infermiere esegue il tampone e lo invia al laboratorio, dopodiché non ha più alcuna responsabilità su di esso, su quale percorso intraprenda o su come venga elaborato.
E’ una strategia troppo comoda questa utilizzata di scaricare la colpa sugli altri e si può convertire in una pericolosa arma a doppio taglio: sbagliare è umano ma prendersi la propria parte di responsabilità, nobilita, soprattutto nei nostri confronti: operatori sanitari che lei deve proteggere.

L’altro nodo è quello dei tamponi non effettuati sul personale sanitario asintomatico a prescindere dall’avvenuto contatto con pazienti Covid 19 o meno, perché il contagio nelle corsie si è diffuso e gli operatori sanitari infetti asintomatici sono purtroppo i grandi e inconsapevoli protagonisti della diffusione del contagio in ospedali, residenze assistenziali e domicilio di pazienti.
Ora per contenere il contagio la soluzione è solo questa. Basta col timore di indebolire gli organici sapendo che facendo tamponi a tappeto molti operatori sanitari risulteranno positivi.
La carenza organica andava affrontata prima e non possiamo pagare lo scotto oggi di questa idea politica che si sta trasformando in un boomerang letale.


Il Segretario Provinciale NurSind La Spezia
Dott.ssa Assunta Chiocca

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