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Coronavirus, la situazione aggiornata in Liguria In evidenza

146 persone in quarantena ad Alassio. L'assessore Giampedrone: "Violare l'ordinanza è un reato".

Al momento sono 347 i pazienti in sorveglianza attiva nel territorio regionale: Asl 1 Imperiese 25, Asl 2 Savonese 165, Asl 3 Genovese 40, Asl 4 Chiavarese 33, Asl 5 Spezzino 84 (un uomo di 54 anni di Pignone è risultato positivo).

In questo momento sono in corso altri 5 tamponi di verifica che risultano tutti negativi.

Nella zona di Alassio sono ancora in corso tre tamponi provenienti dalla stessa struttura alberghiera della paziente ricoverata al San Martino di cui verranno date notizie domani.

HOTEL DI ALASSIO

Ammontano a 146 le persone già prese in carico dalla Protezione civile regionale all'interno dell'hotel di Alassio, dove resteranno nei prossimi giorni, a cui si stanno fornendo pasti. La protezione civile regionale è impegnata a dare risposte a tutte le persone in quarantena. Anche i medici che sono entrati in contatto con la paziente ricoverata al San Martino sono stati rintracciati e ora sono sotto sorveglianza.

L'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone che sta affiancando i titolari dell'albergo di Alassio presso cui ha soggiornata la paziente del San Martino ha ribadito che "violare l'ordinanza è un reato, ma non esiste un piantonamento h24".

AMBULANZE ATTREZZATE

Sono sei, una per ogni punto 118 e vengono sottoposte a decontaminazione dopo ogni viaggio.

L'assessore Viale ha ricordato la prosecuzione dei tavoli tecnici che si sono riuniti oggi "per condividere le azioni e la diffusione di informazioni a tutti gli operatori sanitari e per far conoscere al meglio le modalità di accesso al sistema. Stiamo puntando ai 25.000 operatori sanitari del nostro servizio sanitario, ma anche agli operatori della sanità privata per evitare difformità sul territorio regionale. Abbiamo inoltre ribadito a tutti di non recarsi presso gli studi medici ma di telefonare. Inoltre abbiamo aumentato alcune unità lavorative presso la ASL 1 e la ASL 2 e chiesto ai pediatri e ai medici di medicina generale di essere reperibili dal lunedì al venerdì. Tenendo conto che nel fine settimana è previsto il servizio di continuità assistenziale della Guardia medica".

INFETTIVOLOGI

L'infettivologo Matteo Bassetti ha confermato le buone condizioni della paziente del San Martino e ha ribadito che "si tratta di un'infezione che decorre in maniera lieve e solo in piccola percentuale in modo grave. Anche questo caso confermerebbe che le condizioni sono discrete e che, se non fosse stato per il momento epidemiologico in corso, la signora sarebbe stata gestita a casa dal suo medico di base. Nel 90% dei casi è una patologia che si autoelimina e che può essere più impegnativa nel 10-15% dei casi e solo nel 5% può avere un andamento critico. Siamo comunque pronti con farmaci sperimentali per usarli nel caso le condizioni dei pazienti si facessero critiche".

L'infettivologo Giancarlo Icardi ha voluto ricordare che entrambi i due casi liguri sono di importazione e sono correlati alla zona rossa della lombardia. "Non siamo di fronte a un supervirus – ha detto Icardi – ma a un virus nuovo su cui abbiamo innalzato la soglia di attenzione. Si sta facendo il massimo per bloccare la catena epidemica".

TENDE

Sono state sistemate tre tende per il triage di pazienti che manifestano sintomi respiratori e alterazioni febbrili e che si recano, in autopresentazione, al pronto soccorso: nei pressi del pronto soccorso del San Martino, dell'ospedale Galliera e dell'Istituto Gaslini.

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