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“Non potete tagliare gli alberi dei giardini”. Passerella bocciata, ecco le motivazioni - ESCLUSIVA In evidenza

di Gabriele Cocchi – Il parere della Soprintendenza sulla Piazza sospesa: “Interrotte le visuali prospettiche. Le alberature non si toccano”. Possibilità sottopasso.

L’impatto sul disegno dei giardini pubblici, l’interruzione delle visuali prospettiche di viale Mazzini e via Diaz e la necessità ineludibile di preservare gli alberi dell’area, sottoposta a tutela.

Queste in sintesi le ragioni che hanno portato la Soprintendenza a bocciare il progetto della cosiddetta “Piazza sospesa”, la passerella ciclopedonale progettata dall’architetto Alfonso Femia e presentata dal Comune a giugno 2019 che avrebbe dovuto collegare il centro città al fronte a mare.

Per l’opera erano già pronti i finanziamenti dell’amministrazione e dell’Autorità di sistema portuale (1,8 milioni di euro ciascuno), ma lunedì scorso a palazzo civico è arrivato il parere dell’organo del ministero dei Beni culturali che di fatto ha affossato il progetto. Oggi Gazzetta della Spezia ne rivela in esclusiva le motivazioni.

“L’intervento proposto – spiega nel documento la Soprintendenza a beni archeologici, belle arti e paesaggio della Liguria – se denota già da questa fase progettuale la ricerca di una certa qualità nel segno architettonico e nell’utilizzo dei materiali, d’altra parte, nel suo complesso incide notevolmente, a livello percettivo, nel disegno dei giardini”.

I punti critici del progetto si scontrano soprattutto con il vincolo di tutela a cui i giardini pubblici sono sottoposti già dal 1950, come previsto dal Codice dei beni culturali.

In primis la collocazione della rampa di accesso curvilinea alla piazza sopraelevata, che partirebbe vicino al monumento a Garibaldi, è stata giudicata dalla Soprintendenza “completamente avulsa dal contesto”; ma anche la parte rettilinea, che si innalza in via Diaz all’altezza di via Chiodo, “rappresenta criticità nell’inserimento, in quanto intersecando il viale Mazzini, interrompe l’assialità e le viste verso il monumento a Garibaldi”. La scalinata di accesso su passeggiata Morin, in più, “interrompe le visuali di via Diaz verso il mare”.

Decisiva è poi la sorte degli alberi dei giardini, un punto ampiamente sottolineato nei mesi scorsi dalle associazioni ambientaliste che hanno contestato il progetto.

“A livello di compatibilità e conservazione delle essenze arboree esistenti, la scheda tecnica (del Comune, ndr) non ne affronta il tema”, fa notare la Soprintendenza.

Da un primo esame degli elaborati la parte curvilinea della Piazza sospesa “non pare farsi carico della problematica (di sicuro si prevede l’eliminazione delle alberature nei pressi dell’edificio denominato Pinetina)”, mentre per quanto riguarda la parte rettilinea della passerella, rileva la Soprintendenza, l’impatto sugli alberi è “importante”, “con particolare riferimento alla chioma del filare” dei platani di via Diaz.

Ecco spiegate le motivazioni che hanno portato i funzionari a non ravvisare “allo stato attuale le condizioni per poter approvare” i contenuti del progetto.

Secondo la Soprintendenza qualunque intervento nell’area che ricade all'interno dei giardini storici deve assicurare da un lato la conservazione degli alberi esistenti, “senza interferire con l’apparato radicale e lo sviluppo della chioma”, dall’altro il mantenimento del disegno planimetrico degli stessi giardini, evitando l’inserimento di “elementi che interferiscono con le visuali consolidate esistenti”. Si potrà valutare, di contro, la sostituzione delle alberature “solo nel caso di un certificato stato critico dell’albero nella sua interezza e prendendo in considerazione la sua morfologia, il suo aspetto fisiologico e le sue caratteristiche biomeccaniche”.

Una sonora bocciatura che però non chiude automaticamente la porta ad eventuali altri interventi per collegare il centro storico al mare: “Si invita a valutare la possibilità di prevedere un’altra collocazione della passerella-piazza in oggetto, magari in forma semplificata, in modo che non interferisca con i giardini storici, oltre a prendere in considerazione la possibilità di studiare soluzioni progettuali alternative, quali sottopassi pedonali o automobilistici”.

Nonostante ripetuti tentativi, nei giorni scorsi, per ottenere il parere della Soprintendenza, Gazzetta della Spezia non ha ricevuto nessuna risposta dal Comune. Ma il documento – come fa notare lo stesso organo del ministero al nostro giornale – è “di pubblicazione obbligatoria” per favorire “forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” e per “promuovere la partecipazione al dibattito pubblico”.

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