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Laboratorio Iren, i 7 lavoratori non rischiano il posto: trattativa in corso In evidenza

di Gabriele Cocchi – L’azienda ha prima comunicato la chiusura, poi proposto la ricollocazione di alcuni lavoratori dopo l’opposizione dei sindacati.

I sindacalisti la definiscono “una trattativa delicata”. È quella in corso con Iren per il futuro del laboratorio di analisi delle acque di via Redipuglia, che da ottobre 2018 è passato alla società Iren Laboratori con una cessione di ramo d’azienda (non fa quindi più parte di Acam Acque).

Dopo la nota di ieri del comitato “Acqua bene comune”, che denunciava il rischio di una possibile chiusura dell’attività spezzina con un trasferimento a Genova, ieri sera l’azienda ha smentito l’eventualità, precisando che “la società ha presentato una proposta che prevede il trasferimento di alcune attività gestite dal laboratorio della Spezia sul laboratorio di Genova al fine di ottimizzare l’organizzazione (...) Il personale attualmente impiegato nelle attività trasferite troverà collocazione all’interno delle società del gruppo sul territorio spezzino, mantenendo le condizioni contrattuali in essere”.

Ma come hanno raccontato stamattina i sindacati, facendo il punto sulla vertenza con la stampa, inizialmente Iren avrebbe comunicato la sua intenzione di chiudere il laboratorio. “Ce lo avevano detto qualche mese fa – ha spiegato Stefano Bettalli di Filctem Cgil – perché l’azienda ha fatto investimenti importanti su altri laboratori che sarebbero in grado di soddisfare la domanda di tutto il gruppo. Abbiamo subito risposto che eravamo contrari alla chiusura e che avremmo posto la questione al Comune della Spezia e all’Ato idrico, con cui a breve ci incontreremo. La cessazione dell’attività peraltro sarebbe stata in continuità con quanto accaduto anche ad altri laboratori, ad esempio ad Imperia”.

Una possibilità scongiurata, quella della chiusura, visto che in un secondo momento Iren si è detta disponibile a una trattativa con le sigle sindacali, proponendo la riorganizzazione del laboratorio spezzino con il trasferimento di alcune attività svolte oggi dai sette lavoratori, che in parte verrebbero quindi ricollocati. Un’offerta su cui i sindacati vogliono vederci chiaro, tanto che la trattativa proseguirà in un ulteriore incontro con l’azienda, fissato al 14 febbraio.

In ogni caso non ci sono in gioco posti di lavoro: l’azienda, infatti, fin dal primo momento ha prospettato il ricollocamento dei lavoratori, con il rispetto della clausola di territorialità.

“È un aspetto che Iren non ha mai messo in discussione – fa notare Salvatore Balestrino di Uiltec – ma dobbiamo capire bene cosa si intende per territorialità: se soltanto Spezia o anche altri luoghi. Si tratta di persone che da più di 20 anni lavorano nel laboratorio: le loro competenze vanno valorizzate”.

“Ad essere a rischio c’è la professionalità dei nostri colleghi – ha aggiunto Ilaria Delcaldo di Femca Cisl – Spostarli su altre attività, come ha proposto l’azienda, secondo noi significa depauperare il gruppo di competenze riconosciute. Inoltre, quando ci sarà un ricambio generazionale, i nostri giovani avranno meno possibilità di essere impiegati come tecnici di laboratorio”.

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