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Sarzana, "Lettera aperta ai cittadini" dalla famiglia Giannoni In evidenza

Una lettera per rispondere alla polemica che in questi giorni sta animando Sarzana.


"Come fratello di Andrea Giannoni sono stato tirato indirettamente in ballo nella querelle che si è venuta a creare tra la Lega sarzanese e la nostra famiglia. Non scrivo queste righe per difendere Andrea, penso infatti che abbia un’età tale da difendersi da solo. Tuttavia mi pare necessario dire alcune cose nel merito della questione che offre, a mio avviso, dei risvolti surreali se non grotteschi. Da quando i social sono in auge chiunque si permette indefettibilmente di assurgere a giudicatore, salvatore, opinionista, offensore ecc. Tutto si consuma all’interno di una irrealtà e virtualità di fondo dove vengono raggiunti vertici di offese e di provocazioni talmente elevati che il più delle volte si elidono a vicenda in un continuo sussulto di rabbia, protervia e minacce. Questo gioco al massacro, ultimamente orchestrato con bravura dalla destra più becera, ha toccato vertici inusitati nell’attaccare, con maestria e preparazione, la vita politica italiana e i suoi rappresentanti. Basti vedere come la Lega abbia portato avanti ,nella sua politica virtuale, la figura dei suoi politici più importanti dove like, condivisioni, video, commenti e fake news sono diventati un’arma terribile ed efficace.

Oggi, a Sarzana, quasi in un ritorno al passato e con una faccia tosta non da poco la Lega cittadina “esce” dalla sua insulsa virtualità, praticata anche qui da noi in maniera strumentale ed offensiva (gruppi e follower locali in grande spolvero con parole e offese molto peggiori di quelle di mio fratello) e si scaglia con un esposto ufficiale alle autorità, contro un cittadino colpevole, a loro dire, di averli ingiuriati e minacciati.
Ci sarebbe da ridere se la questione non fosse invece molto seria. E’ innegabile infatti che Andrea Giannoni abbia usato termini esagerati per definire un momento politico particolare ma mi chiedo con che faccia il sig .Iacopi si permetta di dare lezioni di civismo, di moderatezza e di equilibrio, lui che si è sbizzarrito in molte occasioni per diminuire la propria figura di consigliere comunale con proposte incoerenti e balzane, false affermazioni(anche oggi parla di una polemica creata ad arte dalla sinistra, ma dove?) ed infine con l’offesa al Capo dello Stato (il famoso post Traditore), derubricata politicamente dalla maggioranza consigliare, probabilmente non perseguita ne dalla Digos ne dalla Polizia Postale ne dall’Arma, lui che è un Carabiniere e che dovrebbe avere in animo la difesa delle istituzioni e non il loro vilipendio. Tutto a un colpo il sig Iacopi sente il bisogno di rendere pubblici i cosidetti attacchi quando già lui durante un consiglio comunale si è scagliato contro mio fratello, citandone il nome e compiendo di fatto un grave atto di intimidazione verso una persona del pubblico non in grado di difendersi.

Vorrei chiedere al sig Iacopi quante volte ancora mio fratello dovrà essere chiamato dalla Digos a testimoniare la propria buona fede (se questo termine ha ancora un significato), visto che questa eventualità si è già verificata in un passato recente (solo che la prima volta tutto è passato sotto traccia, come mai?). Quante volte ancora dovremmo dire a tutta Sarzana che Andrea Giannoni è un cittadino rispettato e benvoluto per il suo lavoro e la sua passione? Ha forse solo il difetto di essere di sinistra?
Di tutte le inutili e superflue parole dette, solo su una cosa mio fratello ha ragione, lei sig. Iacopi e il suo partito siete anni luce dal nostro pensiero. La famiglia Giannoni, a Sarzana, ha una storia dietro di sé che ha a che fare con la deportazione di nostro padre sedicenne, con fascismo e violenza , con la sinistra e la sua storia e quella stessa violenza vorremmo non appartenesse più al nostro Paese e alla nostra Città".

Giorgio Giannoni

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