fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

"La giunta Toti ha bloccato il nuovo ospedale per buttare all'aria l'appalto" In evidenza

Il Manifesto per la Sanità locale ha deciso di aderire, con le proprie valutazioni e motivazioni, alla manifestazione provinciale del 25 ottobre indetta da Cgil, Cisl e Uil.

"E' evidente che non ripeteremo, a nostra volta, le discutibili scelte fatte da chi, il 7 giugno scorso, ha deciso di non partecipare ad una manifestazione indetta dai cittadini. Parteciperemo e inviteremo tutti i cittadini a dar vita al corteo pubblico del 25 ottobre".

"Infatti, il principale obiettivo della manifestazione “Vogliamo la costruzione del nuovo ospedale” è troppo alto e importante per tutti i cittadini della nostra Provincia. Ma ci sembra altrettanto importante affrontare un nodo decisivo della vicenda del nuovo Felettino: cioè la disastrosa bocciatura della variante al progetto da parte di I.R.E.; bocciatura gravemente assecondata dalla Regione e dall’Amministrazione Comunale spezzina".

"Rilanciare l'obiettivo del nuovo ospedale, senza affrontare questo nodo e come se nulla di grave fosse avvenuto in queste settimane, rischia di omettere passaggi decisivi e individuazione di precise responsabilità gestionali e politiche. Responsabilità che, ove non tenute nel debito conto ed evidenziate alla cittadinanza, rischiano di riportarci al punto “zero” del Felettino, come accaduto nel 2005 (Giunta Regionale sempre di centro destra), quando la gara d’appalto venne annullata perché uno dei commissari di gara nominato senza le dovute qualità".

"Pura casualità o “recidiva” che sia, non possiamo permettere che, anche questa volta, tutto cada nel dimenticatoio della burocrazia".

"Oggi la Regione e I.R.E. hanno, di fatto, impedito la ripresa dei lavori nel cantiere del Felettino lasciandoci solo la demolizione del vecchio edificio, un Sant’Andrea ai limiti del collasso strutturale e un San Bartolomeo sempre in continuo depotenziamento".

"Così facendo si è messo l'intero servizio sanitario provinciale di fronte all’impossibilità - nonostante l’impegno di chi ci lavora - di poter dare risposte adeguate ai bisogni sanitari dei nostri cittadini: alle carenze strutturali e funzionali dei presidi sanitari, deprivati di personale, posti letto e dotazioni territoriali efficienti, si aggiunge - con la mancata realizzazione della nuova struttura ospedaliera - anche la mancata attrattività per nuovo personale sanitario, di cui questa provincia ha bisogno per una nuova ed avanzata sanità pubblica".

"Oggi c'è chi si affanna a camuffare il danno inferto alla nostra comunità con la classica toppa che è peggiore del buco. Dopo tre anni di attesa, ci aspettavamo finalmente l'approvazione della “variante strutturale” presentata alla Regione già dalla fine del 2016. Così non è stato. Nel settembre scorso, IRE (Società pubblica della Regione) ha concluso il suo procedimento bocciando la variante".

"A noi, e non solo a noi, pare evidentissimo l'intervento politico della Giunta Regionale teso a bloccare tutto e a buttare così all'aria l'appalto del nuovo ospedale pubblico della Spezia. È di questi giorni il coro di tutte le maggioranze – in Regione come in Comune – teso a confondere e nascondere la gravità della decisione da loro assunta con IRE, da loro diretta".

"Soprattutto assurda ed irresponsabile ci pare la stravagante intimazione all'impresa Pessina di realizzare l'ospedale secondo il progetto originario, quello con le fondazioni a rischio di cedimenti strutturali previsti ed accertati dalla Provincia; progetto che l'impresa stessa aveva poi corretto presentando a Regione e IRE una “variante strutturale” - approvata dalla Provincia - e che infine IRE stessa ha poi bocciato".

"Del pari assurda, l’altra ipotesi di revocare l'appalto per ricominciare tutto daccapo. Altra gara, altri incarichi, altri anni di attesa, altre risorse economiche buttate al vento. Il tutto facendo finta di ignorare che la Provincia si trova - e resterà così ancora per anni - con il Felettino demolito, il Sant'Andrea vetusto ed inadeguato e il S. Bartolomeo depotenziato".

"Non basta più oggi dire che vogliamo il nuovo ospedale. Dobbiamo volere che sia revocata o superata in positivo la bocciatura di IRE. Essa non è una sentenza passata in giudicato, può essere rivista, se a tal fine ci si impegna tutti. Si può fare, ma bisogna dirlo e soprattutto volerlo. Bisogna dire, e volere, che i lavori per la costruzione del nuovo ospedale partano subito, entro quest'anno che volge al suo termine. E una volta costruito che rimanga in piedi, robusto, solido e pubblico. Agibile per la nostra e per le generazioni future. Così come sono stati i nostri vecchi ospedali".

"Con queste nostre motivazioni e considerazioni parteciperemo al corteo promosso da CGIL, CISL e UIL".

Manifesto per la sanità locale
Insieme per una sanità migliore

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.