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Affidamento in house Atc, i sindacati: "Non deve essere un'arma contro rivendicazioni dei lavoratori" In evidenza

La nota dei sindacati sull'affidamento in house e le rivendicazioni di carattere lavorativo.

"Alla vigilia dell'incontro che si dovrà tenere con l'Azienda in merito alla vertenza aperta dalle OO.SS. sui cosiddetti tempi di percorrenza, ovvero i tempi in cui un autobus percorre una tratta tra una fermata e un'altra, ritenuti troppo stretti e dunque forieri di disagi per autisti e utenti, vorremmo fare alcune precisazioni a mezzo stampa in modo tale che la cittadinanza sia a conoscenza di quelli che sono i reali problemi dei lavoratori del settore e possa comprendere che le richieste avanzate non attengono solo alla dignità del lavoro, sempre più spesso calpestata, ma anche alla qualità del servizio erogato giornalmente a migliaia di cittadini.

Il trasporto pubblico da troppi anni è il fanalino di coda di tutte le scelte politiche, tagli alle corse, tagli alle risorse economiche e così via. Oggi alla vigilia del cosiddetto affidamento in house del servizio, ci viene chiesto di essere responsabili e capire la portata dell'evento. Ci viene detto che l'Azienda rischiava di essere svenduta al privato tramite gara.

Al di là dell'affermazione che ha il sapore della propaganda, perché se è vero che ATC negli ultimi anni non ha rinnovato il parco mezzi, è altrettanto vero che i bilanci avevano utili importanti, riteniamo che sia ingeneroso non riconoscere alle OO.SS. e dunque ai lavoratori il senso di responsabilità.

Lo abbiamo dimostrato per anni e se oggi Atc può affrontare a testa alta le sfide del futuro lo può fare non solo per l'impegno, ma anche per la rinuncia a rivendicazioni di carattere economico da parte dei lavoratori. L'House non può però diventare, da risultato ottenuto grazie all'impegno di tutti, una clava da sventolare per inibire qualsiasi rivendicazione dei lavoratori sia essa di carattere economico o, come in questo caso, di carattere lavorativo. Abbiamo fatto tanti sacrifici e potremmo farne ancora, ma la cogestione tanto invocata non può essere a senso unico.

Non possiamo essere chiamati alla responsabilità e ai tavoli solo quando fa comodo. Troppo spesso ci siamo trovati di fronte a scelte appena comunicate o conosciute un minuto dopo essere state assunte. Non funziona così, non funziona che si spendano decine di migliaia di euro in consulenze e poi non si trovino poche migliaia di euro per garantire agli autisti divise dignitose.

Se spending review deve essere, deve essere per tutti e non a senso unico. Il timore che abbiamo che, a pochi mesi, così si dice, dell'affidamento in house, ci si accorga di aver fatto il passo più lungo della gamba e si provi a scaricare le responsabilità sulle OO.SS. e sui lavoratori".

Alessandro Negro Cgil
Marco Moretti Cisl
Giuseppe Ponzanelli Uiltrasporti
Luca Simoni Cobas L.P

Paolo Carrodano Ugl

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