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Il Prefetto incontra gli agenti della Polizia: reati in calo dell'11,8 per cento (foto) In evidenza

450 persone controllate in più ogni mese rispetto al 2018.

La nuova visita del Prefetto della Spezia dott. Antonio Lucio Garufi in Questura nei giorni scorsi è stata l’occasione per incontrare nella Sala “Armando Femiano” dirigenti e funzionari e, insieme al Questore, tracciare un punto di situazione aggiornato sull’attività della Polizia di Stato spezzina, impegnata quotidianamente nei diversi scenari operativi, con servizi che vanno dalla prevenzione alla repressione dei reati, alla polizia di prossimità.

Il Prefetto ha rilevato che il lavoro svolto nell’anno dalla Polizia di Stato della Provincia, in totale sinergia con le altre Forze di Polizia, ha fatto registrare la diminuzione dell’11,8% dei delitti tra 2018 e 2017, dato apprezzabile sia nel raffronto nazionale che regionale.

Il Questore ha precisato che anche per l’anno in corso l’andamento dell’attività operativa della Questura ha un trend assolutamente favorevole, con servizi di controllo del territorio sempre più incisivi e capillari sia nel capoluogo che a Sarzana, per cui si è passati dagli 8306 controlli (che hanno interessato 12947 persone e 6159 veicoli) da gennaio a ottobre 2018, a 10623 controlli (che hanno interessato 17163 persone e 7683 veicoli) da gennaio a ottobre 2019, si tratta di ben 450 persone controllate mediamente in più ogni mese.

Durante la visita alla Sala Operativa, oggetto di uno straordinario intervento di upgrade tecnologico che prevede tra l’altro nuove connessioni con la videosorveglianza del Comune della Spezia, ha specificato che il pattugliamento delle volanti, rinforzato più giorni a settimana dalle aliquote del Reparto Prevenzione Crimine Liguria, riguarda a scacchiera tutte le aree cittadine.

A fianco degli interventi disposti dalla Sala Operativa, gli agenti sono inviati nei quartieri ove sono state rilevate d’ufficio o acquisite da esposti, denunce, segnalazioni della cittadinanza e dei Comitati cittadini, particolari motivi di disagio o degrado.

Questa nuova strategia e un dialogo sempre più significativo oltre che con i Sindaci, con le varie anime del territorio, hanno consentito di ricevere feedback positivi, che incoraggiano a proseguire con dispositivi estremamente dinamici, che vengono rimodulati in base alle esigenze mano a mano che si manifestano, volti ad aggredire i nuovi fenomeni criminosi prima che si radicalizzino.

In merito, insieme al Commissario Capo dott. Mulas, Dirigente delle Volanti, il Questore ha riferito dello sforzo operativo massimo in atto nell’intercettare e perseguire i gruppi di ragazzi che la sera e la notte si lasciano andare a condotte deliberatamente violente con aggressioni e vandalismi nel centro cittadino, a partire dai giardini e da piazza Verdi e a Sarzana, nonché dell’attività mirata ai minori, restituiti alle famiglie e segnalati puntualmente alla Procura per i minorenni di Genova.

Mentre il Vice Questore dott. Ascione, Dirigente della Squadra Mobile, non ha potuto che confermare il grande lavoro investigativo in corso, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, e in pieno coordinamento con l’Arma dei Carabinieri a carico del noto molestatore seriale.

Proseguendo presso l’Ufficio Immigrazione, il Vice Questore Aggiunto dott.ssa Ciccariello ha ricordato di aver istruito, tra l’altro, nell’anno in corso, 57 pratiche finalizzate all’espulsione da parte del Prefetto di altrettanti stranieri e 47 Ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale, nonché di aver predisposto la revoca di 12 permessi di soggiorno a stranieri che, già regolari, hanno perso i requisiti per i reati commessi e per la conseguente pericolosità sociale rilevata. ù

In alcuni casi ha proceduto direttamente al loro accompagnamento in frontiera. Compresi gli stranieri scarcerati, complessivamente 17 sono stati gli stranieri imbarcati su aeromobili diretti ai paesi di provenienza e 18 quelli trattenuti nei CPR (Centro per rimpatri) di Torino, Potenza e Bari.

In ultimo, le parole di considerazione per il lavoro svolto dalla Polizia di Stato della provincia che il nostro Prefetto ha voluto esprimere lasciando la Questura, sono state il segno di una vicinanza istituzionale fortemente apprezzata da tutto il personale, proprio nei giorni in cui il pensiero era rivolto ai colleghi di Trieste.

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