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Palio del Golfo 2019, si comincia: ecco i temi della sfilata In evidenza

di Elena Voltolini - Tra passato e presente, storia e leggenda, ambientalismo e goliardia, le 13 borgate sono pronte a mostrare la propria identità.

La sfilata delle borgata, come da tradizione, apre il fine settimana del Palio del Golfo.
Prima di darsi battaglia a colpi di remi, le 13 borgate si sfidano a suon di costumi, carri, musiche e simpatia portando per le strade del centro della Spezia la propria identità e le proprie tradizioni.
Migliaia di figuranti sfileranno da Piazza Brin a Piazza Europa, dove si svolgerà la cerimonia di riconsegna dei palii.
Lo faranno, quest'anno, disponendosi in modo diverso dalle scorse edizioni: l'ordine con cui sfileranno le borgate, infatti, non è più corrispondente all'ordine di arrivo del Palio Senior dell'edizione precedente, ma rispecchierà l'ordine in cui le 13 borgate si sono classificate nella sfilata 2018. Unica eccezione la borgata d'apertura, che resta quella detentrice del Palio Senior.

Ad aprire la sfilata 2019 sarà quindi il Fezzano che punta tutto sul verde, il colore sociale della borgata. Tutti i figuranti, dai più piccoli ai più grandi, quindi, saranno vestiti di verde, in maniera scherzosa e goliardica. Con il loro carro, e soprattutto con la loro musica e la loro simpatia, insieme alla voglia di fare festa, i fezzanotti cercheranno di coinvolgere il più possibile il pubblico.

A seguirli sarà il Muggiano, la borgata che lo scorso anno ha vinto la sfilata con il suo carro con l'orso gigante, e che quest'anno ci riprova all'insegna dell'autoironia. La borgata numero 8, infatti, proporrà un calendario delle borgate nel quale si dipingerà utilizzando, come immagine distintiva, quella di un incrocio. Ovvi gli sberletti delle altre borgate e pronta la replica dei rossoblu che dimostreranno che “non hanno solo l'incrocio”.

Sarà poi la volta della borgata più titolata per quanto concerte la sfilata, ovvero il Canaletto, che farà sedere “TUTI A TOA”, proponendo il menù del borgataro. Saranno proposti i piatti tipici della tradizione spezzina, partendo dalla materia prima per arrivare, attraverso la maestria dei cuochi, alla pietanza finita. I canarini, insomma, cercheranno di prendere tutti per la gola e ci sarà anche un commensale molto speciale.

Il Lerici, invece, ci farà immergere in tutt'altra atmosfera: racconterà infatti i misteri e le leggende del Carpione, il promontorio alle spalle del borgo, l’ultimo lembo della Liguria, in cui si trovano costruzioni per molti versi ancora avvolte dal mistero.
Sarà proprio la rappresentazione di un cavaneo, la tipica costruzione a secco in pietra a forma di cupola che è presente in tutto il versante a mare del promontorio, ad aprire la sfilata della borgata numero 10 che racconterà poi anche la storia della farfalla dorata.

Il Palio è, come dice il suo stesso slogan, una festa. Una festa, sì, ma alla quale ogni borgata tiene tantissimo e vincere o perdere alla Morin non è lo stesso. Tutto il valore che ha il palio è raffigurato nella sfilata del Cadimare, che lo rappresenta come “Il trono di remi", in evidente assonanza con la serie “Il trono di spade”. Tra fiaba e quotidianità, fantasia e tradizione, tutte le borgate di sfidano per salire sul trono che incorona il re del Golfo.

Il Portovenere sceglie invece di festeggiare insieme a tutta la città i 50 anni dell'Unione Sportiva Portovenere asd. Era il 22 ottobre 1968 quando, in un fondo, alcuni paesani dettero vita a questo gruppo che da allora promuove lo sport nel paese e che, per quanto concerne il settore voga, ha sempre cercato di mantenere il Portovenere nell'elite delle borgate del Palio. Quale momento e luogo migliore, quindi, per festeggiare il mezzo secolo?

Anche Fossamastra propone un salto indietro nel tempo ed un omaggio a se stessa, per la precisione un omaggio alla "FOSSAMASTRA DE 'NA VOTA". Orfana della capoborgata Susanna Oddi, prematuramente scomparsa, Fossamastra riflette sull'importanza delle “grandi” persone che hanno fatto e fanno “grande” la borgata, ma anche il quartiere nella sua quotidianità. In particolare gli azzurri ripercorrono gli anni '70 ed alcuni uomini e donne che ne hanno segnato la sua storia.

La sfilata del San Terenzo è invece una parodia della fiaba Cenerentola: la borgata numero 9 si presenta, infatti, come Cenerentola, in quanto è la meno titolata del Golfo. Due i palii vinti, nel 1945 e nel 1964, poi più nulla: 55 anni di attesa e speranze. Riuscirà Cenerentola ad andare al ballo e raggiungere l'amato Principe - Palio?

Il CRDD (Circolo Ricreativo Dipendenti Difesa) ci fa conoscere uno dei mestieri più antichi e praticati nel gofo: il pescatore. Dalla pesca con la lampara a quella con la canna e le lenze, passando per quella con le reti propria dei pescherecci. Non possono certo mancare, poi, i muscoli allevati nei vivai, grazie al lavoro dei mitilicoltori.
Tuto questo pesce finisce, ovviamente, sulla tavola, cucnato come tradizione insegna.

Il mare continua a darci i suoi tanto apprezzati prodotti, ma sta a noi preservarlo e difenderlo, per le generazioni future. E' questo il tema affrontato dalle Grazie che portano l'ambientalismo, l'ecologia e il riciclo in sfilata. Riciclando, infatti, possiamo non solo fare un favore all'ambiente, ma anche trasformare ciò che non si usa più in qualcosa di nuovo e do altro, persino in strumenti musicali. E' quello che hanno fatto i ragazzi della banda “Rulli Frulli” di Finale Emilia: utilizzano strumenti autocostruiti ricavati da materiale di recupero. La banda, onoltre, porta avanti un progetto di integrazione sociale, accogliendo anche ragazzi Down e autistici che, per preparare la sfilata, hanno lavorato con i ragazzi della borgata ed hanno insegnato loro a suonare questi particolari strumenti musicali.

Tutela ambientale anche nella sfilata del Tellaro, borgo che può vantare una splendida posizione a picco sul mare e che è parte del Parco Regionale di Montemarcello Magra Vara. Un Parco ultimamente esposto a critiche e tentativi di cancellazione, che i borgatari dipingono invece come risorsa e tutela del territorio.

Il Marola, per alleggerire la tensione della gara di domenica, propone la “disfida” del biliardino, il primo torneo di biliardino vivente delle borgate. 13 squadre, 6 scontri diretti, 4 giocatori contro 4.
Chi si aggiudicherà l’ambito trofeo?

A chiudere la sfilata è la Venere Azzurra, che riporta l'attenzione sulla necessità di tutelare l'ambiente. Lo fa attraverso l’identificazione con il Gabbiano Guerriero Globale. Il bene è rappresentato dalla figura del gabbiano e il male dalla maschera trasformata morfologicamente dell’uomo.
Le maschere e i costumi di raso bianco sono realizzati nel laboratorio del castello di Lerici sotto la direzione artistica di Walter Tacchini.


Questi sono i temi scelti dalle 13 borgate, come li svilupperanno lo scopriremo questa sera, venerdì 2 agosto, a partire dalle 21.00, quando il corteo partirà da Piazza Brin. Destinazione Piazza Europa per la cerimonia di riconsegna dei palii.
A precedere la sfilata, come ormai tradizione, saranno i sidecar.

 

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