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Dagli antichi romani ad oggi, continua la tradizione della salagione delle acciughe In evidenza

Oltre 70 persone hanno partecipato al laboratorio alle Grazie.

Tutto esaurito alle Grazie per l'edizione 2019 del laboratorio di salagione delle acciughe organizzato operativamente dalla Pro Loco graziotta nell’ambito delle proprie attività estive a favore del recupero delle tradizioni culinarie locali.

Ben settanta "allievi salatori" hanno provato l'esperienza, sotto la guida attenta dei maestri della Pro Loco delle Grazie, della tradizionale salagione.

Un progetto sviluppato ormai da quattro anni e che per l'edizione di questo luglio ha trovato la fattiva collaborazione della famiglia Viviani, storici pescatori della costa del levante, che ha fornito un pescato di qualità adatto proprio per questo impiego.

Per una giornata in molti, ben tre gruppi da una dozzina di partecipanti oltre ad altri "uditori", hanno appreso, sotto la guida di esperti, questa antica tecnica culinaria. I partecipanti hanno avuto così la possibilità di auto confezionarsi un'arbanella di acciughe, per poi custodirla sino alla maturazione.

Un bel ricordo, ma più che altro un'occasione per tramandare una delle tradizioni più antiche delle nostre zone. Una procedura ben nota alle Grazie sin dal tempo degli antichi romani che abitavano la villa del Varignano, visto che fonti archeologiche raccontano che questa tecnica fosse già diffusa nel IV° millennio prima di Cristo.

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