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"Storia di ordinario degrado: Via San Francesco d'Assisi e Parco della Rimembranza" In evidenza

La denuncia di un cittadino.

 "Spaccio di droga nel parco, reti di recinzione divelte, laghetto malsano e parapetto fatiscente, unica fontanella non funzionante e scarico ostruito, cunette, parco e strada sporche; mancanza dei dossi artificiali in prossimità attraversamenti pedonali asilo ed uscita parco cartellonistica inadeguata, cestini non idonei, nessuna telecamere. Illuminazione notturna approssimativa e nessuna area cani delimitata, viabilità pericolosa, interminabili lavori sulla pista ciclabile, strada dissetata; sporcizia ovunque, guasti Acam, sosta camper non autorizzata, giochi per bimbi vecchi e pericolosi": è questa la lunga lista che invia un lettore denunciato lo stato di degrado della zona tra il Parco della Rimembranza e via Francesco d'Assisi.

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Anni fa, lo stesso lettore aveva scritto una nota con la quale denunciava la situazione di degrado: "Non è cambiato nulla rispetto a quel periodo e quello scritto potrebbe essere valido ancora oggi, senza modificare nulla".

"Imboccando via San Francesco d'Assisi da via Monfalcone, quindi subito dopo la piscina del 2 Giugno, ci si rende immediatamente conto del degrado. Sulla destra crescono rigogliosi rovi dove trovano ospitalità ogni genere di rifiuti edili (wc, calcinacci, secchi..) e domestici (spazzatura, lavatrici..), e basta fermarsi un attimo per vedere numerosi topi grandi come gatti, che ormai da mesi girano indisturbati anche attorno ad un camper abitato. Il parcheggio stesso delle auto è sterrato e la manovra di inserimento in carreggiata sempre incerta e pericolosa per chi sopraggiunge. Sottolineo che l'area di cui sto scrivendo si trova tra il Centro diurno per disabili di Gaggiola ed il complesso scolastico del 2 Giugno.

Continuando a salire sulla destra l'area giardino sotto i pini è altrettanto invasa dai rovi e dalla sporcizia, impossibile sedersi sulle lastre di pietra, decine di piccioni ogni giorno vengono alimentati da persone di passaggio che arrivano appositamente da altri quartieri. La recinzione di fronte sottocurva è divelta e la cunetta è profonda e sporca.
All'altezza della scalinata che porta al ristorante Gigion i bidoni sono posizionati in un punto pericoloso ed i rifiuti invadono la carreggiata già ristretta e resa ancora più ristretta dalla scarsità di posti auto e quindi dal parcheggio selvaggio.

Arrivando all'ingresso del parco della Rimenbranza, sul piazzale Sant'Antonio, è indiscutibile il crocevia tra: la pericolosità della doppia corsia, l'uscita del palazzo del n° civico 36, l'ingresso del parco. Le auto che percorrono via San Francesco d'Assisi, arrivando dal lato di Viale Alpi (anche questo tratto sporco soprattutto nelle cunette) arrivano a velocità troppo sostenuta e continuano a percorrere tutta la via a velocità elevata, ricordo che a metà strada c'è l'uscita dell'asilo delle suore di Gaggiola.
Dopo anni di residenza non ho ancora capito se esista uno "operatore ecologico di quartiere", tutti passano cellulare o lettore Mp3 alla mano, ma nessuno raccoglie, e soprattutto nessuno raccoglie nulla nella zona intorno ai bidoni proprio sotto la chiesa di Sant'Antonio dove il bivacco di chi usufruisce della mensa dei frati porta ad una continua sporcizia".

 

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