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Magra, ambientalisti: "Canale scolmatore è male minore, ma va realizzato con attenzione" In evidenza

Abbiamo deciso di intervenire nella discussione sulla necessità del canale scolmatore nell'area terminale del Magra allo studio della Regione Liguria.

Innanzitutto partiamo da una certezza: non si possono considerare gli argini trentennali a Bocca di Magra e Fiumaretta come risolutivi per la riduzione del rischio in tali abitati.
Essi sono tarati per la piena trentennale quando tali aree rimarrebbero comunque a rischio di tutte le piene che solo statisticamente sono meno frequenti: infatti altre piene oltre la trentennale è ormai dimostrato essere molto probabili a breve, dopo che gli eventi del 25 ottobre 2011 hanno fatto capire quanto il nostro clima stia cambiando velocemente rispetto alle statistiche tarate sugli eventi storici.
Quindi è assolutamente necessario assicurare una tutela estesa almeno alla piena due centennale; tale tutela può essere assicurata in due modi molto diversi, così coma da PAI dell'Autorità di bacino: o realizzando, arginature due centennali da m. 3,50 lungo sponda o deviando le acque di piena in un canale scolmatore con ingresso posto a monte dell'abitato di Fiumaretta.
Secondo noi la scelta va fatta secondo il criterio del rapporto costi benefici, sia sul piano economico, che ambientale e sociale; ad una rapida analisi, nel primo caso, la realizzazione di simili poderose arginature in due centri abitati significherebbe dover espropriare numerose case di civile abitazione, non necessariamente seconde case, visto che molti sono i residenti stabili nei due centri in riva al fiume.
Nel secondo caso invece si avrebbe l'esproprio di alcuni terreni agricoli, non necessariamente sottratti del tutto all'agricoltura, visto che all'interno di alcuni tipi di scolmatore essa è praticabile, e la realizzazione di alcune opere di ponte, non più di tre; è abbastanza chiaro quindi che tale ipotesi avrebbe un costo in termini socio economici sicuramente molto inferiore.
Giungiamo perciò alla conclusione che lo scolmatore, della cui fattibilità si sta occupando la Regione, sia il male minore, soprattutto se fatto con criteri di opportuno inserimento naturalistico e paesaggistico: con ampie aree laterali fruibili dal pubblico e dagli agricoltori, con la confluenza dei torrentelli esistenti (Orti, Bettigna e Fabbricotti), e con un disegno e una dotazione di elementi naturali opportuna.


Il Consigliere Nazionale di Italia Nostra Giovanni Gabriele
Il Vicepresidente di Legambiente Liguria Stefano Sarti
Il Presidente del Circolo "Valdimagra" di Legambiente Alessandro Poletti

 

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