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Notizie dalla Diocesi In evidenza

Di seguito tutte le novità 

Discernimento, il “messaggio” di san Giuseppe
Sono state due, come ogni anno, le celebrazioni presiedute alla Spezia dal vescovo Luigi Ernesto Palletti in occasione della festa della città così come dell’Arsenale militare. Nell’omelia pronunciata durante la Messa in Arsenale, così come in quella successiva nella chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta, “chiesa madre” della città, il vescovo si è soffermato sulla figura del padre putativo di Gesù. «Giuseppe – ha detto il vescovo in Santa Maria Assunta – è un uomo amato dalla tradizione cristiana, amato da ogni fedele, come fedele custode del mistero che il Padre pone nel grembo di Maria e che attraverso il grembo di Maria giunge a noi come fonte della salvezza. Il Vangelo ci ricorda quanto Giuseppe sia uomo di silenzio: di lui, nel testo evangelico, non vengono riportate parole. Uomo di silenzio in quanto uomo di ascolto, di un silenzio operoso e laborioso, di un silenzio che si mette ad accogliere il mistero, anzi che permette al mistero di risuonare dentro di lui. Un silenzio che però non porta Giuseppe ad una passività, anzi ce lo presenta – ed è bello riflettere quest’anno anche su questa dimensione della sua personalità – come uomo del discernimento. Egli si trova di fronte ad un evento inaspettato, Maria che attende un figlio. Il Vangelo non dice che cosa egli pronunzia fuori di sé, ma riporta ciò che avviene dentro di lui, sottolineando alcuni suoi pensieri. E’ un cammino interiore quello che porta Giuseppe a riflettere, a ragionare. Egli non è passivo e non è impulsivo, è l’uomo del discernimemto. Si pone di fronte al mistero, e lo accoglie in modo nuovo”. Parlando in Arsenale, di fronte ai dipendenti militari e civili della base navale, il vescovo aveva ugualmente insistito sulla centralità della figura di Giuseppe per i credenti, una figura che tocca profondamente la nostra vita: “Se da una parte abbiamo sentito nel Vangelo come l’incarnazione del Figlio di Dio avvenga nella potenza dello Spirito e non per mezzo di Giuseppe, d’altra parte però Giuseppe non è assente perché viene posto accanto a Gesù come una vera figura paterna, come una vera figura che custodisca questo mistero che riceve attraverso Maria e che dovrà far crescere nella storia e nel tempo”. Il vescovo, nel ringraziare per l’accoglienza a lui rivolta nello stabilimento militare e nel salutare le autorità presenti, ha poi ancora invitato a tenere la figura di Giuseppe davanti a noi: “Credo che sia utile per tutti, per il credente nel discernere nella fede, per ogni altra persona nel saper usare in modo profondo il grande dono della nostra ragione, utilizzata e attivata in quel discernimento costante nel quale sta il vero bene dell’umanità. Chiediamo quindi che Giuseppe sia davvero anche il nostro custode”.

Ritiro per il Triduo sacro
Con l’espressione “Triduo Sacro” la liturgia intende il periodo più importante dell’anno liturgico, quello che ricorda la Passione e Morte di Gesù e che va dal Giovedì Santo al Sabato Santo, nella prospettiva imminente della Pasqua. Ebbene, per la prima volta in diocesi il “Triduo Sacro” di quest’anno sarà caratterizzato da una iniziativa rivolta ai ragazzi ed ai giovanissimi di Azione cattolica, ma aperta anche ai loro amici. Si tratta di un ritiro spirituale appunto di tre giorni (e due notti), che si terrà nel cuore dell’anno liturgico nei locali del Seminario di Sarzana, messi a disposizione dal rettore don Franco Pagano. Questa importante esperienza di spiritualità inizierà con la cena del Giovedì Santo, alle 20 del 18 aprile prossimo, per concludersi nel pomeriggio del Sabato successivo. I partecipanti potranno così rientrare nelle parrocchie e in famiglia per la notte di Pasqua. I ragazzi e le ragazze presenti saranno aiutati, con una proposta nuova e sperimentale, a riscoprire quale sia la vera “fame” che muove i loro desideri e le loro aspirazioni. Preparare insieme la Pasqua insieme ai propri coetanei può essere così un modo per comprendere meglio l’evento fondante della fede cristiana, la Pasqua, e per tornare nelle proprie comunità e nelle proprie famiglie per essere anche per loro seme di speranza. Il ritiro, proposto a ragazzi e ragazze dagli undici ai quattordici anni, di tutte le parrocchie della diocesi, si intitola “Non di solo pane”. E’ prevista una quota di 35 euro a persona, e si devono portare un sacco a pelo e uno stuoino da campeggio. Per prenotarsi, scrivere al più presto a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Le “Ventiquattr’ore per il Signore”
Venerdì prossimo 29 marzo alle 17, nella basilica di San Pietro, Papa Francesco presiederà la celebrazione penitenziale di apertura dell’ormai tradizionale iniziativa “24 ore per il Signore”, promossa in tutto il mondo dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Alla stessa ora l’iniziativa di preghiera, collocata nel cuore della Quaresima, prenderà il via anche alla Spezia, nella chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta. Giunta alla sesta edizione, la “24 ore per il Signore” ha quest’anno come tema una frase del Vangelo di Giovanni: “Neppure io ti condanno”. In questa giornata, che sarà scandita dalla preghiera d’Adorazione eucaristica, dalla riflessione e dall’invito alla conversione personale, si propone di contemplare l’immagine di Gesù, che a differenza della folla radunatasi per giudicare e condannare, offre la sua infinita Misericordia come occasione di grazia e di vita nuova. Alla Spezia è stata scelta anche quest’anno la chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta, sia per la sua posizione centrale nel cuore della città, in piazza Beverini, sia perché nella cappella laterale del Crocifisso si tiene sin dal 2012 l’Adorazione eucaristica permanente. Saranno soprattutto le confraternite diocesane, con appositi turni già predisposti e simili a quelli degli anni scorsi, ad assicurare una presenza continua. Ma, come negli anni passati, anche tutte le altre associazioni cattoliche sono impegnate nell’iniziativa. Parteciperanno in forma organizzata anche diversi gruppi di preghiera e parrocchiali. All’iniziativa possono unirsi tutte le persone che lo desiderano, e per il tempo che lo ritengano, da scegliere nell’arco intero delle ventiquattr’ore.
La conclusione delle “24 ore per il Signore” avrà luogo con la celebrazione che il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà sabato 30 marzo alle 18 (Messa vigiliare della domenica).

Don Vincenzo e la storia della parrocchia 
Domenica scorsa Monterosso ha ricordato, insieme a padre Giovanni Semeria, un “suo” parroco storico, monsignor Vincenzo Bo, del quale ricorrevano i vent’anni dalla morte. Don Bo, originario di Sestri Levante (era cugino del senatore a vita Carlo Bo), era del resto fortemente legato a Monterosso, dove rimase parroco per ben quarantadue anni, dal 1957 sino alla morte. Ma fu anche uno storico e ricercatore a livello nazionale, oltre che componente del Centro nazionale di orientamento pastorale (Cop), il cui presidente, l’allora arcivescovo di Siena Gaetano Bonicelli, presiedette i funerali. A vent’anni di distanza, gli studi storici di don Vincenzo meritano di essere rivisitati, in quanto appaiono di attualità, non solo per il rigore scientifico che li contraddistingue quanto anche per la lungimiranza delle indicazioni che ne emergono. Due sono le tematiche trattate con più insistenza in quei volumi: da un lato, la religiosità popolare (”la religione sommersa”, titolo di un suo libro pubblicato da Rizzoli con il sottotitolo “Le antiche superstizioni che sopravvivono nel sacro e nel divino oggi”); dall’altro, la parrocchia, alla cui storia, dalle origini ai tempi moderni, don Bo dedicò una monumentale ricerca, trasfusa in ben cinque volumi pubblicati dalle edizioni Dehoniane di Bologna ed ancora disponibili anche online. Sono in apparenza argomenti diversi, eppure collegati da un filo conduttore profondo, quello che attiene il senso religioso profondo, tuttora radicato, pur in tempi di secolarizzazione, nella vita delle persone. In parrocchia, oggi, ci si va molto di meno, eppure la chiesa, con il suo campanile, resta il punto di riferimento per tanti. Lo si vede nei piccoli paesi di montagna, dove il prete residente non c’è più da tempo, ma dove la porta della chiesa rimane rigorosamente aperta tutti i giorni e le feste religiose restano il collante fondamentale della vita della comunità. Ma anche in città, pur sovente nella contraddizione tra la pratica domenicale che si affievolisce e i segni della croce “nascosti” nella vita di ogni giorno. Don Bo aveva indagato la storia, e quindi le radici profonde di questa dimensione dell’uomo. Monsignor Bonicelli sintetizzava così quella fatica, presentando il quinto volume della “Storia della parrocchia”: “La missione è il DNA della Chiesa e quindi della parrocchia, che non è l’unica forma di realizzazione della Chiesa, ma che ancor oggi resta, soprattutto per quelli che stanno sulla soglia, il riferimento più semplice, più continuo, più sicuro”. L’osservatorio di Monterosso aiutò certamente l’autore nella sua ricerca, così come la vita della diocesi, alla quale egli partecipò sempre in modo molto attivo (per esempio al Sinodo del 1985). Vent’anni dopo la sua morte, forse, è proprio ancora su quegli studi che si può ripartire affinché la “religione sommersa” riprenda ruoli decisivi nella vita delle comunità.

Via Crucis in Seminario
Prosegue venerdi prossimo 29 marzo, a Sarzana, nella cappella del Seminario vescovile, in via Mascardi 93, il pio esercizio della Via Crucis. L’iniziativa è promossa alle 21 di ogni venerdì della Quaresima dal Centro diocesano per le vocazioni per chiedere a Dio sante e numerose vocazioni al sacerdozio ed alla vita consacrata. Venerdì scorso la Via Crucis è stata animata dai giovani che collaborano con il Centro. Tutti possono partecipare.

Ricordo del Papa Niccolò V
Ricorre oggi 24 marzo l’anniversario della morte del Papa di Sarzana Niccolò V, Tommaso Parentucelli, avvenuta nl 1455. La città lo ricorda alle 16 nel salone comunale, per iniziativa del Comune e dell’associazione “Canto Novo”. Relatori sono Giuseppe Benelli (”La figura di Niccolò V”) e Giampaolo Carabelli (”Le origini della Biblioteca Vaticana”). Moderatore Gianfranco Andrei.

Concerti al Museo
E’ ripresa ieri, dopo il successo delle scorse edizioni, l’iniziativa della Società dei concerti “I Concerti al Museo”, che propone cinque appuntamenti musicali nella cornice del Museo diocesano di via del Prione 156, alla Spezia. Iniziati ieri, i concerti proseguono ogni fine settimana sino a sabato 28 aprile, con la sola eccezione della Settimana Santa, con inizio sempre alle 17. Sabato prossimo 30 marzo suonerà il Duo saxofono e pianoforte di Ji Yuanhao (saxofono) e Susanna Pagano (pianoforte), con musiche di Ibert, Pascal, Koechlin, Demersseman, Bonneau. Tutti sono invitati.

Missionari martiri
Si tiene domani 25 marzo a Sarzana, nella chiesa del monastero di clausura delle monache Clarisse, la Veglia di preghiera annuale per i missionari martiri. La Veglia è organizzata dal centro missionario diocesano in occasione dell’anniversario dell’uccisione del beato Oscar Arnulfo Romero, che ricorre oggi. Ogni anno questa iniziativa di preghiera si tiene, a turno, presso uno dei monasteri di clausura della diocesi. A presiederla, domani alle 18, sarà il vescovo Luigi Ernesto Palletti. Il tema della Giornata di quest’anno è “Per amore del mio popolo, non tacerò”. Sarà ricordato in particolare il missionario spezzino don Bruno Baldacci, di Fabiano Basso, ucciso nel 2006 nella canonica di una parrocchia della città di Vitoria, in Brasile. Tutti sono invitati ad intervenire.

Comunicare in coppia
“Parla con me. La comunicazione efficace nella coppia”: sarà questo, sabato prossimo30 marzo, il tema del terzo incontro inserito nel corso “Un viaggio lungo una vita”, iniziativa dedicata, alla Spezia, alle giovani coppie di sposi. Proprio attraverso il dialogo, l’ascolto e una buona comunicazione di sé è infatti possibile imparare a superare le barriere che si possono frapporsi tra le persone e vivere così la comunione dei cuori. Claudia Righetti, psicoterapeuta e psicologa, terrà l’incontro alle 16.30 a Casa Massà, in via Cadorna 24 alla Spezia, dove ha la sua sede l’associazione “La famiglia”, che ha organizzato il corso e che lo guida in collaborazione con l’ufficio diocesano di Pastorale familiare. La partecipazione all’incontro è gratuita ed è aperta a tutti. Per informazioni, telefonare al numero 328.5834990.

Mostra d’arte
Si è aperta ieri pomeriggio alla Spezia, nella sede del centro culturale “Angiolo Del Santo” di via Don Minzoni 62, la rassegna di pittura “Piccolo grande quadro”, a cura dell’Unione cattolica artisti italiani, che nel centro culturale ha la sua sede. Con le loro opere, danno vita all’esposizione, che è stata presentata dal noto scultore e pittore Fabrizio Mismas, gli artisti Umberto Bettati e Ferdinando Brogi. La mostra sarà visitabile sino al giorno 2 aprile, dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 19.

Lerici, San Bernardino
Mercoledì prossimo 27 marzo alle 18 il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti sarà a Lerici. Nell’occasione verrà presentata l’effigie restaurata di san Bernardino, il santo al quale è dedicato l’oratorio vicino alla chiesa parrocchiale di San Francesco.

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