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Annata olearia e agricoltura spezzina presentate a Pian di Follo In evidenza

Coldiretti La Spezia alla premiazione "L’olio nuovo di Casa mia", spiega le particolarità dell'agricoltura spezzina

Agricoltura biologica, ortofrutta, prodotti oleari, vino e anche...agricoltura di mare: queste sono le particolarità del settore primario spezzino, la più piccola provincia ligure, da conoscere, valorizzare e tutelare per permetterne la crescita e l’affermazione sul mercato.

È quanto commenta Coldiretti La Spezia in occasione della premiazione L’olio nuovo di Casa mia, concorso dedicato agli oli extravergini e vergini locali 2019, che, oltre a far conoscere l’annata 2019, permette di tracciare le possibili progettualità future per un settore di punta dell’economia. La campagna olearia 2019 ha registrato un buon andamento quantitativo rispetto l’anno precedente, nonostante gli attacchi del maltempo che si sono abbattuti sull’intera regione lo scorso autunno e che soprattutto nel ponente costiero hanno causato la perdita di ingenti quantità. Nel levante, dove la raccolta era già iniziata invece il maltempo ha causato solo danni marginali mentre a compromettere in parte la qualità dell’olio è stato l’attacco della mosca che ha colpito ad inizio raccolta quando non era più possibile fare trattamenti. Ciononostante nel complesso l’olio conferma la sua qualità e, rispetto all’andamento italiano, la nostra regione, compresa la provincia spezzina ha registrato un’ottima annata.

Ma l’agricoltura spezzina non è solo olivicoltura: si va dalla Val di Vara, la Valle del Biologico dove è sviluppata la zootecnia da latte e da carne, fino alle valli di Pignone e Casale famose per le orticole e i castagneti da frutto. E mentre, appunto la parte più collinare è dedicata all’olivicoltura, La Spezia è la prima provincia ligure per produzione vinicola rappresentando da sola la metà di tutto il prodotto regionale, condotta da un’agricoltura eroica sui tipici terrazzamenti a picco sul mare. Altra particolarità delle provincia è poi l’agricoltura che non si limita a quella di terra ma che abbraccia anche il mare: è infatti estremamente importante l'attività di mitilicoltura, effettuata in vivai situati nei pressi della diga foranea, a Porto Venere e alla Palmaria dove si producono muscoli e ostriche.

“il quadro che si può delineare per la nostra provincia – affermano la Presidente di Coldiretti La Spezia Sara Baccelli e il Direttore Provinciale Francesco Goffredo - è quello di un’agricoltura tutt’altro che estensiva, in cui operano perlopiù piccole e micro imprese, orientate a produzioni di qualità, anche trasformate come nel caso dell’olio in proprio o presso frantoi di terzi, e destinate direttamente al consumatore senza intermediari. Purtroppo per quanto riguarda il settore olivicolo è da constatare che il tema dell’abbandono degli uliveti ancora non è risolto. Eppure gli uliveti sono facilmente ed immediatamente recuperabili e, nelle nostre zone, producono olio di alta qualità come dimostra il concorso di oggi. Oltre a lavorare su questo tema, come Coldiretti ci sentiamo in dovere di irrobustire significativamente il numero di produttori, incentivando la professione anche non necessariamente a titolo prevalente, sostenendo una produzione extravergine di qualità, meglio se DOP, incentivando il ricambio generazionale e il ritorno alla terra da parte dei giovani, creando reti e sinergie”.

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