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Lavoro nero, igiene chiusi alcuni locali della movida spezzina In evidenza

LA SPEZIA - Lavoro nero e scarsa igiene in alcuni locali della "movida" spezzina. Pub, bar e pubblici esercizi del centro città e di Migliarina sono stati oggetto di un controllo coordinato venerdì sera dalla Polizia Municipale del Comune capoluogo e dalla Direzione Territoriale del Lavoro, in attuazione del protocollo di intesa siglato lo scorso 23 novembre che continua a registrare risultati significativi.

Tra i sei pubblici esercizi verificati solo uno, un pub aperto sino a tarda ora, è risultato in regola sia con le norme sul lavoro sia con la normativa comunale e igienico-sanitaria. Negli altri cinque, invece, sono state riscontrate irregolarità su entrambi i fronti. In un bar ristorante in zona Migliarina, oltre ad evidenti problemi di igiene ed alla presenza di impianti acustici fuori norma, è stata rilevata la presenza di un lavoratore in nero. Per questo l'attività è stata sospesa sino alla regolarizzazione del lavoratore ed al pagamento di una sanzione di 1.500 €.

Sospesa anche una nota e frequentata "osteria" in zona pedonale del centro dove, su cinque addetti presenti al lavoro, ben tre erano in nero. Anche in questo caso sono stati evidenziati da parte degli agenti di Polizia Municipale problemi agli impianti acustici, mentre gli ispettori del lavoro hanno rilasciato i loro verbali ispettivi, ai quali seguiranno le "maxi-sanzioni" per ciascun dipendente in nero, oltre a sanzioni amministrative per la mancata formalizzazione dei contratti di lavoro. Gli ispettori si riservano di approfondire le verifiche anche rispetto alle uniche due lavoratrici, formalmente "in regola" ma inquadrate con contratto di lavoro intermittente, ovvero "a chiamata" ma con poche giornate lavorative registrate sui documenti di lavoro. Con la stessa formula sono stati inquadrati anche i lavoratori degli ultimi due pubblici esercizi sottoposti a verifica, un ristorante nella zona collinare e una pizzeria della zona nord. In questi due locali infatti i dipendenti, formalmente in regola, sono stati assunti al 100 per cento "a chiamata", cioè occupati in via del tutto saltuaria mentre, dai primi accertamenti effettuati, risulterebbero occupati in via continuativa. Se l'ipotesi venisse confermata la Direzione del Lavoro procederà con il recupero degli eventuali contributi Inps evasi. Nella pizzeria della zona nord inoltre, sono stati rilevati gravi problemi di igiene relativi alla presenza di muffe diffuse nella cucina e alla mancanza di tende anti-zanzare, aspetti per i quali verrà prontamente interessata la competente Asl. Nell'altro locale è stata invece accertata una superficie dedicata ai tavoli ben superiore a quella dichiarata in sede di autorizzazione all'esercizio, nonché problemi relativi agli impianti acustici e alla mancata esposizione della tabella dei prezzi.

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