fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Quanta plastica mangiano i pesci? In evidenza

Uno studio affidato al Parco delle Cinque Terre.

Attraverso le azioni previste dal progetto Medsealitter, progetto europeo, finanziato dal Programma di Cooperazione Transnazionale Interreg Mediterranean, che affronta il problema dei rifiuti marini (marine litter) e del loro impatto sulla biodiversità su scala mediterranea e locale, Il Parco Nazionale della Cinque Terre, tra i partner del progetto, è stato chiamato ad occuparsi del prelievo di specie marine con lo scopo di verificare l'ingerimento di materiale plastico.

 

É stato dimostrato che i rifiuti marini sono una minaccia globale per la biodiversità. "Oltre 260 specie, tra cui invertebrati, tartarughe, pesci e mammiferi marini, - dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre - sono direttamente o indirettamente colpiti dal fenomeno; alcuni rimangono impigliati, altri ancora li ingeriscono, con conseguente disfunzione del movimento, riduzione dell'efficienza riproduttiva, lacerazioni ulcere e morte".

Per effettuare un monitoraggio l'ente Parco ha deciso di avvalersi della della Società cooperativa Piccola Pesca di Monterosso, che per conto del Parco, nell'ambito dell'educazione ambientale, sta svolgendo azioni mirate alla valorizzazione e alla tutela del territorio delle Cinque Terre e del suo secolare patrimonio culturale, in particolare per quanto riguarda la piccola pesca tradizionale.

La giunta esecutiva dell'Ente Parco ha approvato una bozza di convenzione appunto destinata a legare Parco e Cooperativa in modo da dare il via all'attività di prelievo. Nel testo si spiega che la società cooperativa Piccola Pesca, alla quale sarà riconosciuto un contributo di 10mila euro, dovrà occuparsi come detto del prelievo di speci marine all'interno ma anche all'esterno dell'Area marina protetta, le quali saranno poi sottoposte a esame autoptico per verificare la presenza di materiale plastico ingerito. La società di Monterosso dovrà inoltre monitorare le condizioni ambientali dell'Area marina protetta e della segnaletica luminosa, individuazione dei rifiuti plastici nel corso delle attività di pesca, divulgazione ed educazione ambientale legate al tema dei litters e ai loro effetti sull'ambiente, infine supporto alle attività del Progetto Medsealitter anche con l'utilizzo di mezzi per la pesca professionale.

 

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.